SpaceX si è prefissata molti obiettivi importanti, obiettivi che potrebbero scrivere interi nuovi capitoli sull’esplorazione spaziale. Ci sono anche dei target che sotto un certo punto di vista sembrano meno grandiosi, ma che in realtà nascondo grandi potenziali, come Starlink. Il progetto della compagnia si prefigge di fornire una connessione satellitare che raggiunga anche i punti più isolati del pianeta.
Per fare questo, SpaceX ha spedito in orbita una moltitudine di satelliti e anche se al momento il numero è di molto inferiore a quello che dovrebbe essere il piano finale, il numero attuale permette già di fare dei test. Alcuni sono già stati fatti internamente e si preannuncia già un successo. Si sta parlando di una connessione con bassa latenza con al tempo stesso una velocità di download superiore a 100 megabit al secondo.
“Ciò significa che la nostra latenza è sufficientemente bassa per giocare ai videogiochi online più veloci e le nostre velocità di download sono abbastanza elevate per riprodurre in streaming più film HD contemporaneamente e avere ancora larghezza di banda da risparmiare.”
Uno dei punti di forza di questa connessione è quello che viene definito come laser spaziali. Si tratta di una tecnologia che permette ai satelliti in orbita di trasferire i dati direttamente tra di loro senza dover obbligatoriamente venir riflessi a terra.
“Con questi laser spaziali, questi satelliti Starlink sono stati in grado di trasferire centinaia di gigabyte di dati. Una volta che questi laser spaziali saranno completamente distribuiti, Starlink sarà una delle opzioni più veloci disponibili per trasferire dati in tutto il mondo.”
Detto questo, ci vorrà ancora molto prima di veder diventare questo programma disponibile al grande pubblico. Al momento ci sono poco più di 700 satelliti in orbita e Elon Musk ha affermato che ce ne vorranno almeno 1.000 prima di veder il tutto iniziare a partire. Il progetto finale parla però di ben 42.000 satelliti.
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