La fine del 2020 ha avuto momenti importanti per l’astronomia, con l’irripetibile comete di Natale e la grande congiunzione tra Giove e Saturno che si verifica ogni 800 anni. E per non essere da meno, il 2021 apre le danze astronomiche con una spettacolare pioggia di stelle cadenti proprio nel fine settimana di Capodanno.
Tra il 2 ed il 3 gennaio infatti, ci sarà il picco massimo dello sciame meteoritico delle Quadranti. La pioggia di stelle cadenti che secondo la NASA sarà la migliore tra quelle annuali. Le Quadrantidi sono infatti visibili ogni anno tra il 28 dicembre ed il 12 gennaio.
Queste stelle cadenti, furono osservate per la prima volta nel 1825, e sono frammenti del piccolo asteroide 1003 EH1, scoperto nel marzo 2003 dal Lowell Observatory Near-Earth Object Search. Il loro nome deriva dal fatto che le stelle cadenti sembrano provenire da una costellazione ormai scomparsa che veniva chiamata “Quadrans Muralis”.
Ma dato che questa costellazione non è più nel cielo, le Quadrantiti ormai vengono identificate anche con il nome di Bootidi poiché, come spiega la NASA “le meteore sembrano irradiarsi dalla moderna costellazione di Boote. Anche se questa costellazione potrebbe non essere più riconosciuta, è stata considerata tale abbastanza a lungo da dare il nome alla pioggia di meteoriti”.
Secondo l’American Meteor Society, potrebbe essere la pioggia di meteore più intensa dell’anno, insieme alle Perseidi e alle Geminidi. Tra sabato sera a domenica mattina quindi, potremo avvistare tra le 60 e le 200 meteore all’ora, mentre sfrecceranno nel cielo a più di 40 km al secondo. Inoltre le Quadrantidi sono in grado di regalarci delle luminose ed intense palle di fuoco. Meteore più grandi e con una luce ed un colore più intenso, che durano più a lungo.
Le stelle cadenti saranno maggiormente visibili nell’emisfero settentrionale, anche se la luna calante e le nuvole potrebbero rovinarci lo spettacolo previsto per questo primo fine settimana del 2021. Il momento migliore è dunque da sabato sera fino a domenica mattina, e poco prima dell’alba di domenica si avrà lo spettacolo più intenso.
Ovviamente per poterle osservare al meglio bisognerebbe allontanarsi dalla città e recarsi in luoghi bui e privi di inquinamento luminoso, ma tra giorni rossi, arancioni e coprifuoco, non sarà affatto facile. E se non dovessimo riuscirci speriamo che il ritorno delle Liridi e delle Eta Aquariidi alla fine di aprile, sia finalmente il momento giusto.
Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay
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