Tutti siamo abituati a considerare il fatto che le stelle, come appunto il nostro Sole, producano luce mentre altri oggetti cosmici si limitano a rifletterla. Un esempio per quest’ultimo punto è ovviamente la Luna che anche se di notte la vediamo luminosa la realtà è che è un riflesso dei raggi solari. Un nuovo studio australiano però, come suggerisce il titolo, ha scoperto che non tutte le stelle si comportano nello stesso modo.
La ricerca fatta dal team dell’Università del New South Wales si è concentrata su una coppia di stelle binarie gemelle situate a 250 anni luce rispetto alla costellazione della Vergine. La distanza da noi è elevata mentre tra loro risultano essere fin troppo vicine tanto che un’orbita ci impiega solo quattro giorni. A causa di questi due fattori, dalla Terra non sono rilevabile singolarmente l’una dall’altra, ma sono state scoperte grazie all’analisi della luce e di come si comportava.
Sempre analizzando la luce hanno individuato il fatto che a seconda della polarizzazione di quest’ultima cambiava anche l’orbita proprio delle due stelle; il fenomeno della polarizzazione avviene quando la luce si riflette su un altro materiale che non sia di origine metallica. La conclusione da parte del team è stata che tra i due oggetti avveniva uno scambio di luce, se così si può definire.
Ecco una dichiarazione di Jeremy Bailey, fisico e membro del team dietro lo studio: “Siamo stati in grado di determinare che la quantità di polarizzazione osservata era esattamente quella prevista per un modello di luce riflessa. I nostri modelli hanno mostrato che le stelle sono in realtà dei riflettori di luce piuttosto scadenti, ad esempio il Sole riflette meno dello 0,1% della luce che cade su di esso. Tuttavia, per le stelle più calde con temperature comprese tra 20.000 e 25.000 Kelvin, la quantità di riflessione aumenta di poco.”
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