News

Strade auto-riparanti: la tecnologia che elimina le buche

Le buche stradali rappresentano un problema globale, causando danni ai veicoli e mettendo a rischio la sicurezza degli automobilisti. Un team di ricercatori del King’s College di Londra, in collaborazione con la Swansea University e scienziati cileni, ha sviluppato una tecnologia rivoluzionaria che potrebbe eliminare il problema alla radice: un asfalto auto-riparante capace di rigenerarsi da solo.

 

Come funziona l’asfalto auto-riparante

Il segreto di questa tecnologia sta nell’uso di spore di origine biologica, materiali microscopici in grado di rilasciare sostanze riparatrici quando si formano crepe nell’asfalto. Questi “ringiovanitori” a base di olio riciclato vengono incorporati nel bitume, il componente chiave dell’asfalto, permettendogli di recuperare la sua struttura e resistenza originaria.

I vantaggi economici e ambientali

Le riparazioni stradali sono estremamente costose: negli Stati Uniti si stima che gli automobilisti spendano 3 miliardi di dollari all’anno per danni ai veicoli causati dalle buche. In Regno Unito, il costo per riparare le strade supera i 143,5 milioni di sterline all’anno. Questa nuova tecnologia non solo potrebbe ridurre drasticamente tali spese, ma avrebbe anche un impatto ambientale positivo, grazie all’uso di rifiuti di biomassa per diminuire la dipendenza dai materiali derivati dal petrolio.

Un futuro senza buche è possibile?

Sebbene il progetto sia ancora in fase sperimentale, i primi test di laboratorio hanno dimostrato che l’asfalto auto-riparante è in grado di riparare microfessure nel giro di un’ora. Se implementata su larga scala, questa innovazione potrebbe trasformare radicalmente le infrastrutture stradali, rendendo le riparazioni meno frequenti e migliorando la qualità della viabilità urbana.

Grazie a questa tecnologia ispirata alla natura, il futuro delle strade potrebbe essere più sicuro, economico e sostenibile.

Immagine di wirestock su Freepik

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Perché il cervello ama respirare profondamente: i benefici scientifici della respirazione consapevole

Respirare è un gesto automatico, ma farlo consapevolmente può avere effetti straordinari sul nostro cervello. Negli ultimi anni, numerose ricerche…

18 Maggio 2025

Lavoro sedentario e sonno disturbato: il legame che non ti aspetti

Trascorri la maggior parte della giornata seduto davanti a uno schermo? Non sei solo. Circa l’80% della forza lavoro moderna…

18 Maggio 2025

Amazon: offerte tecnologiche da non farsi scappare

Le nuove offerte tecnologiche di Amazon sono appena state lanciate. Che siate alla ricerca di uno smartphone o di un…

17 Maggio 2025

Scoperti nel liquido spinale indizi per la diagnosi precoce della demenza frontotemporale

Un recente studio scientifico ha individuato nel liquido cerebrospinale una serie di biomarcatori che potrebbero rivoluzionare la diagnosi precoce della…

17 Maggio 2025

Perché non vediamo le megastrutture aliene? Una nuova teoria svela l’autodistruzione delle sfere di Dyson

La domanda che affascina scienziati e sognatori da generazioni è sempre la stessa: perché non abbiamo ancora trovato prove della…

17 Maggio 2025

Sindrome del cuore infranto: cos’è, perché può essere mortale e chi colpisce di più

La chiamano "sindrome del cuore infranto", ma non è solo una metafora romantica: si tratta di una reale condizione medica,…

17 Maggio 2025