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Strane strutture identificate sul pianeta nano Cerere da una IA

Spesso i ricercatori si avvolgono dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) per analizzare l’enorme quantitativo di dati fotografici provenienti dallo spazio e realizzate grazie ai più disparati strumenti. Ma ciò che hanno scoperto alcuni scienziati spagnoli in un’immagine della NASA grazie all’IA, è davvero incredibile. L’IA ha infatti identificato sul pianeta nano Cerere, delle strane strutture, una triangolare ed una quadrata da cui emerge.

L’occhio umano non percepisce le strane strutture rilevate dall’IA

La stessa immagine è stata mostrata dal team di ricerca spagnolo a delle persone vere, senza nessuna esperienza o preparazione in astronomia, a cui è stato chiesto di indicare che cosa osservavano nell’immagine della NASA del cratere su Cerere. A differenza dell’intelligenza artificiale, le persone hanno rilevato solo la struttura quadrata, ma nessuna traccia di strutture triangolari.

Ma una volta che il triangolo rilevato dall’IA è stato mostrato ai volontari, la percentuale di persone che erano in grado di identificarlo è salita dal 7% al 56%. Questo particolare test indica che le intelligenze artificiale potrebbero influire notevolmente sul cervello umano quando si cerca di individuare ed interpretare le caratteristiche dei mondi al di fuori del nostro.

Un freno nell’utilizzo dell’IA in questo campo

Secondo Gabriel G. De la Torre, dell’Università di Cadice e autore dello studio ritiene che questo test possa compromettere l’utilizzo dell’IA nella ricerca di prove di vita extraterrestre su pianeti lontani. “Nonostante sia alla moda e abbia una moltitudine di applicazioni, l’intelligenza artificiale potrebbe confonderci dicendoci di aver rilevato cose che in realtà non esistono o sono impossibili. Dobbiamo quindi fare molta attenzione nel suo utilizzo per la ricerca di informazioni extraterrestri”.

Il team di De La Torre era al lavoro su un immagine realizzata dal veicolo spaziale Dawn della NASA nel 2018. Si tratta di un immagine scattata a 36 miglia di altezza dalla superficie del pianeta nano Cerere che, con i suoi 944 km di diametro, è l’oggetto più grande nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove. In particolare stavano osservando il cratere Occator, dove era stato identificato un punto luminoso denominato Vinalia Faculae.

Per De la Torre, le strane strutture che l’IA ha identificato in Vinalia Faculae, sono solo dei giochi di luci ed ombre e non delle vere e proprie strutture aliene. Anche se ammette che l’IA potrebbe identificare o interpretare strutture extra-terrestri che vanno oltre la coscienza umana, “aprendo le porte a nuove realtà per le quali non siamo preparati”.

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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