Da poco è entrata nel Sistema Solare la cometa C/2017 K2 (PanSTARRS) e tra pochi giorni si troverà molto vicina al nostro Pianeta, permettendoci di osservarla anche senza l’aiuto di un telescopio.
La cometa C/2017 K2 (PANSTARRS), informalmente K2, è una cometa non periodica con orbita iperbolica, originaria della Nube di Oort. Fu osservata per la prima volta il 12 maggio 2013 dal Canada–France–Hawaii Telescope (CFHT), nelle Hawaii, la cui scoperta ufficiale è stata effettuata però solo nel maggio 2017 grazie al sistema esplorativo Pan-STARRS, situato presso l’osservatorio di Halaekalā, sempre alla Hawaii.
Recenti osservazioni effettuate con il telescopio spaziale Hubble hanno mostrato la presenza di una chioma avente un diametro di circa 100.000 km attorno al nucleo della cometa. Fino ad ora K2 è quindi la cometa attiva più lontana dal Sole mai osservata. Guardando alle suddette osservazioni pre-scoperta del 2013 si è poi visto che l’attività della cometa era già iniziata quando ancora essa si trovava ad una distanza di 23,7 ua dal Sole.
Ma come è possibile che una cometa sia già in attività e abbia già la sua chioma pur trovandosi ancora così lontana dal Sole? Probabilmente la risposta è nella sua composizione. La temperatura del nucleo di questa cometa non dovrebbe superare i 60 – 70 K, la formazione della chioma non può quindi essere dovuta alla sublimazione dell’acqua ghiacciata sulla sia superficie.
I ricercatori ritengono quindi che l’attività della cometa sia il risultato della sublimazione di sostanze supervolatili come l’anidride carbonica, il monossido di carbonio, l’ossigeno e l’azoto molecolare. La debolissima radiazione solare in grado di raggiungere la cometa nella sua orbita remota, sarebbe infatti sufficiente per provocare la sublimazione di questi composti.
La cometa K2 si troverà al suo perigeo il prossimo 14 luglio, quando passerà ad una distanza di 270 milioni di chilometri dalla Terra, dopo che, nell’ultimo periodo, si è costantemente avvicinata al nostro pianeta.
Riguardo alle sue dimensioni vi sono dati discordanti. Secondo le prime osservazioni del telescopio Canada-Francia-Hawaii (CFHT) il nucleo di K2 aveva una larghezza compresa tra i 30 e i 160 chilometri. Stando invece ai dati di Hubble non supererebbe i 18 chilometri. Ma, quando la cometa si avvicinerà a noi potremo osservarla meglio e dipanare tutti i dubbi sulle sue dimensioni.
La cometa PanStarrs attraverserà la costellazione di Ofiuco portandosi su declinazioni sempre più meridionali. Potremo pertanto osservarla soltanto con un telescopio già in questi giorni di inizio luglio.
Proprio in questi primi giorni del mese, infatti, K2 si presenterà con una luminosità di magnitudine 8 quindi nettamente più luminosa rispetto le previsioni che la davano di magnitudine 9 a metà mese. PanStarrs si mostrerà anche con un vago accenno di coda. Solo gli occhi più esperti e allenati, però, in un cielo buio, lontano dalle luci della città e dall’inquinamento luminoso, potranno vederla anche senza telescopio o binocolo professionale.
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