Foto di Pete Linforth da Pixabay
Lo stress è una parte inevitabile della vita moderna e può avere un impatto significativo sulla nostra salute e sul nostro benessere. Tuttavia, è importante notare che non tutto lo stress è uguale. Esistono due tipi principali di stress: eustress e distress. È importante tener presente che si tratta di un controllo adattativo, che a seconda delle occasioni può essere o meno raggiunto, e che anche “arrendersi” è un’opzione. Quando ci rendiamo conto di riuscire a svolgere un compito, di fare ciò che ci siamo prefissati in modo appropriato, allora lo stress è controllato. E si tratta di stress positivo.
Al contrario, se ci provoca, internamente o esternamente, uno squilibrio, dobbiamo affrontarlo immediatamente senza dargli spazio per aumentare. Il termine “eustress” è stato coniato dallo psicologo Hans Selye per descrivere una forma positiva di stress. È uno stato di tensione psicologica o fisiologica che ci stimola e ci motiva a raggiungere obiettivi, a migliorare le nostre capacità e a crescere personalmente. L’eustress è spesso associato ad emozioni positive come l’entusiasmo, l’eccitazione e la gioia.
Invece il distress è una forma negativa di stress che può avere effetti dannosi sulla nostra salute e sul nostro benessere. È il tipo di stress che sperimentiamo quando ci sentiamo sopraffatti, impotenti o incapaci di far fronte alle richieste o alle sfide che ci vengono poste. Il distress può portare a sintomi fisici e psicologici come ansia, depressione, affaticamento e disturbi del sonno. L’eustress è faticoso ed esigente con il soggetto e con l’ambiente, è più positivo perché ci si vede sempre capaci di fare tutto e si prevede la possibilità di raggiungere la meta. Ma, bisogna monitorare anche l’eustress, perchè come ogni cosa, quando è in eccesso è inappropriata. Non bisogna esagerare.
Con il distress viene fuori la versione più negativa di noi stessi. Fin dall’inizio mettiamo in discussione la possibilità di riuscire a portare a termine un obiettivo e le nostre capacità, e così emerge il “non lo faccio e così evito i problemi”. La prevenzione del distress richiede un approccio olistico al benessere. È importante adottare strategie di gestione dello stress come l’esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata, un adeguato riposo e il supporto sociale. Inoltre, imparare a riconoscere e affrontare le fonti di stress nella propria vita può aiutare a prevenirlo. Al contrario l’eustress può essere sfruttato per migliorare la nostra produttività, creatività e senso di realizzazione. Identificare gli obiettivi che ci stimolano e ci motivano, pianificare in modo appropriato e adottare una mentalità positiva possono aiutarci a trasformare lo stress positivo in un alleato.
Infine, è fondamentale trovare un equilibrio tra eustress e distress nella nostra vita. Mentre l’eustress può essere benefico, un’eccessiva quantità di stress, sia positivo che negativo, può avere conseguenze negative sulla nostra salute e sul benessere complessivo. Imparare a riconoscere i segnali di sovraccarico e adottare strategie di autogestione è essenziale per mantenere un equilibrio sano.
Foto di Pete Linforth da Pixabay
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