Un nuovo studio conclude che la quantità di magma sotto il supervulcano di Yellowstone è molto maggiore di quanto si pensasse in precedenza. Il supervulcano di Yellowstone nello stato centrale del Wyoming, negli Stati Uniti, non è solo un sito affascinante, è potenzialmente uno dei vulcani più volatili sulla Terra, grazie all’immensa quantità di magma che contiene.
Ci sono state tre catastrofiche eruzioni di questo supervulcano: 2,1 milioni, 1,3 milioni e 640 mila anni fa. La prima di queste eruzioni durò per decenni. Tra queste super-eruzioni, in media, sono trascorsi circa 625.000 anni. Anche se non possiamo sapere con certezza quando avverrà la prossima eruzione di questo gigante dormiente, studiare nel dettaglio le caratteristiche geologiche della sua caldera è sempre un valido aiuto.
Ora, un nuovo studio condotto da un team internazionale di ricercatori ha concluso che la quantità di magma liquido nella caldera di Yellowstone è molto maggiore di quanto si pensasse in precedenza. Ma non dobbiamo farci prendere dal panico. La ricerca ha anche concluso che questa quantità extra, sebbene significativa, non implica che sia più probabile che presto ci sarà un’eruzione.
Guidato dal geologo dell’Università dell’Illinois Ross Maguire, lo studio ha cercato di identificare quanto magma si trova sotto il supervulcano di Yellowstone e come è stato distribuito. Per fare ciò, i ricercatori hanno applicato una tecnica relativamente nuova all’analisi di un database di 20 anni di attività sismica.
Lo studio, pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Science, ha portato alla conclusione che il serbatoio superiore della caldera di Yellowstone ha una percentuale di magma liquido più alta di quanto si pensasse: dal 16 al 20%, invece del 10% indicato dalle stime precedenti. Secondo alcune stime, è necessario dal 35 al 50 percento del magma liquido per innescare un’eruzione, sebbene una serie di fattori possa rendere difficile elaborare una previsione esatta.
I ricercatori sottolineano che anche i metodi di analisi più recenti possono non riuscire a rilevare piccole sacche di magma liquido. Ma la percentuale di magma liquido che i ricercatori stimano sotto Yellowstone è sostanzialmente inferiore a quella che ci si aspetterebbe se il supervulcano fosse nella fase eruttiva del suo ciclo di vita.
Quindi niente panico: il rischio di assistere a un’altra catastrofica eruzione del supervulcano di Yellowstone nel corso della nostra vita è praticamente nullo. O almeno così indicano i dati a disposizione degli scienziati al momento.
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