Gli scienziati del “Bullettin of the Atomic Scientists” hanno svelato quanto manca alla mezzanotte del Doomsday Clock, il metaforico Orologio dell’Apocalisse. Due minuti, questo il tempo che ci separa dalla simbolica mezzanotte che rappresenta la fine del mondo.
L’Orologio dell’Apocalisse fu ideato nel 1947, dagli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists, dell’Università di Chicago.
Il Doomsday Clock, così si chiama in inglese, è un orologio metaforico che misura il pericolo della fine del mondo. Originariamente la mezzanotte simbolica era identificata soltanto con la guerra nucleare, ma nel 2007 sono stati aggiunti tutti gli eventi che potrebbero provocare danni irreparabili all’umanità. Sono stati inclusi quindi anche i cambiamenti climatici.
Lo scopo iniziale dell’orologio era infatti di informare il pubblico sulle politiche nucleari mondiali ed il controllo dell’energia nucleare a livello globale. Ogni anno, il gruppo di scienziati che costituisce lo Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists, decide se è il caso di spostare le lancette avanti o indietro in base agli avvenimenti dell’intero anno. Di questo gruppo di scienziati fanno parte ben 15 premi Nobel.
Secondo il team dello Science and Security Board, le nuove minacce all’umanità sono davvero “eccezionali”. Rachel Bronson, presidente del Bullettin, ha infatti affermato che “le relazioni tra Stati Uniti e Russia, sono vicine al punto più basso di tutti i tempi. E l’intenzionale indebolimento dell’architettura dell’informazione per scopi politici è un moltiplicatore di minacce”.
Gli ultimi due spostamenti delle lancette dell’orologio, si sono verificate nel 2017 e nel 2018, e sono state eccezionalmente inferiori al minuto. Nel 2017 infatti, le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse sono state spostate in avanti di 30 secondi.
A provocare questa decisione furono le dichiarazioni dell’allora neo-presidente statunitense Donald Trump sulle armi nucleari, accompagnate dal rischio di una nuova corsa agli armamenti tra Stati Uniti e Russia e la crescita dei nazionalismi.
Inoltre l’amministrazione Trump, ha pressoché ignorato e negato anni di ricerche e studi sui rischi riguardanti i cambiamenti climatici, negando i danni dell’inquinamento e delle sue conseguenze. Tutti questi fattori combinati provocarono una certa preoccupazione a livello globale, il che spinse il Bullettin a portare a due minuti e mezzo dalla mezzanotte, l’Orologio dell’Apocalisse.
Altri trenta secondi sono invece stati aggiunti lo scorso anno, poiché i governi mondiali non sono riusciti a contrastare le minacce del cambiamento climatico e della guerra nucleare. Ci troviamo quindi a soli due minuti dalla mezzanotte, il momento più vicino all’Apocalisse dalla creazione dell’Orologio, assieme al 1953. In quell’anno l’orologio venne spostato in avanti per via dello sviluppo della bomba all’idrogeno da parte di URSS e USA, e per la distruzione dell’atollo nel Pacifico a causa di test termonucleari.
Quando l’orologio fu “impostato” per la prima volta, si trovava a 7 minuti dalla fine del mondo. Fu nel 1947, dopo il lancio dell’atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki.
Da allora il Bullettin ha mosso numerose volte le sue lancette. Il momento in cui l’umanità si è trovata più lontana dalla sua distruzione fu nel 1991, quando le lancette segnavano ben 17 minuti alla fine. Fu infatti l’anno in cui venne sciolta la URSS e firmato il trattato per la riduzione di armi strategiche.
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