Uno nuovo studio ha cercato di approfondire gli effetti dei dispositivi a impulsi elettrici, più comunemente noti come Taser, sui corpi delle persone colpite. Questi dispositivi generano una carica che non dovrebbe superare i 10 milliampere e questo per evitare conseguenze fatali. Tuttavia, possono indurre una situazione di blocco neuromuscolare, ovvero un impedimento i movimenti volontari del corpo.
Gli effetti di un colpo di Taser su una persona sono molti così sono molto alti i rischi. La scarica elettrica può di fatto andare a danneggiare il cuore e alcuni casi di arresto cardiaco sono già stati riportati. Non solo però visto che lo shock può causare un effetto temporaneo sulla memoria e sulla cognizione, rendendo difficile il recupero delle informazioni apprese poco prima.
Non si parla solo di danni fisici quindi, ma anche emotivi e psicologici. Lo shock può contribuire a un evento traumatico, specialmente se la persona è già sotto stress o in stato di emozione forte. Lo studio in questo caso vuole cercare di capire se è possibile avere dei danni a lungo termine.
In aggiunta, banalmente, le ferite comuni associate ai Taser sono lacerazioni o abrasioni, ma in rari casi può verificarsi la rabdomiolisi. Si tratta di un fenomeno in cui a causa dell’eccessiva contrazione alcune proteine muscolari finiscono nel circolo sanguigno andando a sovraccaricare la funzione renale rischiare l’insufficienza. Tra gli effetti più rari c’è anche un rischio di torsione testicolare, una condizione che se non viene presa in tempo porta alla perdita del testicolo che si è girato su stesso sui cordoni spermatici.
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