C’è chi va per il caffe e c’è chi va per il tè, e ovviamente si parlo di quello in bustine che si beve caldo in qualsiasi momento dell’anno. Secondo un nuovo studio, proprio nelle bustine si troverebbero numerose tracce di insetti, di invertebrati. Scie lasciate da esemplari morti che hanno anche solo sfiorato le foglie usate successivamente.
Lo studio parla di un quantitativo enorme. Prendono in esame appena 40 campioni di bustine di tè hanno trovato tracce di 1.200 specie diverse di insetti; i ricercatori hanno usato bustine commercializzate senza problemi in Germania. In totale sono arrivati a tracce di 3.264 invertebrati provenienti da tutto il mondo: ragni, scarafaggi, mosche, farfalle e tanto altro ancora.
Le parole dei ricercatori: “Quello che mi ha davvero sorpreso è stata l’elevata diversità che abbiamo rilevato. Abbiamo trovato nel tè verde fino a 400 specie di insetti in una singola bustina di tè. Il materiale vegetale essiccato sembra particolarmente adatto come nuovo strumento per monitorare gli artropodi e le interazioni artropodi-pianta, rilevare i parassiti agricoli e identificare l’origine geografica del materiale vegetale importato. Il nostro approccio rappresenta uno sviluppo importante per il monitoraggio degli artropodi, va notato che non è privo di pregiudizi e richiederà un’ulteriore standardizzazione in futuro”.
Questo avrà qualche cambiamento sui consumatori di tè? Probabilmente i più suscettibili potrebbero improvvisamente smettere di berlo, ma per il resto non cambierà niente. Piuttosto, i risultati dello studio possono venire usati per un generale monitoraggio ambientale per la popolazione di insetti a livello globale.
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