Solitamente gli smartwatch hanno la nomina di perdere la carica sempre nei momenti meno opportuni, come ad esempio nel bel mezzo di una corsa o di un esercizio fisico. La sincronizzazione per tutto il giorno consuma maggiormente la potenza della batteria. Tuttavia immaginiamo di poter ricaricare il nostro dispositivo indossabile semplicemente mentre stiamo correndo, attraverso pannelli solari sottili come fogli di carta. Tutto ciò potrebbe essere molto vicino.
I ricercatori della Stanford hanno affermato di aver raggiunto efficienze su una serie di materiali per celle solari, che possono essere più sottili di un foglio di carta. Gli ingegneri solari stanno cercando di produrre pannelli solari incredibilmente sottili e flessibili e il nuovo materiale fotovoltaico di Stanford sta raggiungendo nuovi parametri di riferimento.
Secondo lo studio il nuovo materiale, rispetto ad altri materiali solari, assorbe volumi altamente elevati di luce solare che raggiungono la loro superficie. Tuttavia, finora, studi precedenti hanno mostrato che questo nuovo materiale non è in grado di convertire più del 2% di luce solare che assorbe in energia, rispetto al 30% del tipico pannello solare, che è in silicio. Il nuovo prototipo di Stanford raggiunge un’efficienza di conversione di potenza del 5,1%, ma gli scienziati ritengono che potrebbero teoricamente raggiungere un’efficienza fino al 27% con miglioramenti ottici ed elettrici. Sarebbe paragonabile ai migliori pannelli solari di oggi, incluso il silicio.
I pannelli in silicio sono troppo rigidi, pesanti e ingombranti per le nuove applicazioni che richiedono materiali flessibili. Il nuovo materiale fotovoltaico di Stanford è quindici volte più sottile della carta. Lo studio inoltre suggerisce che questo materiale è un’ottima fonte per l’elettronica futura e per le celle solari. Basti pensare che aziende come Intel stanno già considerando questo genere di materiali per la loro tecnologia futura. L’idea è che questi pannelli sottili e flessibili potrebbero essere utilizzati in una varietà di applicazioni mobili, inclusi gadget e sensori indossabili autoalimentati, oltre a dare una spinta ad aeroplani leggeri e auto elettriche.
Altre interessanti alternative alle celle solari al silicio standard includono pannelli solari trasparenti e celle solari in perovskite. A differenza delle celle al silicio, le celle solari in perovskite possono essere leggere e flessibili. Ciò consentirebbe l’integrazione delle celle solari in tutto, cosa che non è possibile con le celle solari in silicio ingombranti e rigide che attualmente costituiscono il 95% del mercato delle celle solari. Questo è il motivo per cui oggi non vediamo queste applicazioni per le celle solari; I TMD cambieranno il panorama.
Foto di Carlos Zuniga da Pixabay
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