Nei film e nei romanzi ci siamo spesso trovati davanti ad idee tanto stravaganti quanto affascinanti, quasi tutte impossibili da realizzare nella vita reale e secondo le leggi della fisica. Ma alcune di queste strane teorie fantascientifiche potrebbero essere possibili proprio secondo quelle stesse leggi. Ma quali sono queste strane idee realizzabili, almeno in teoria?
Primi tra tutti ci sono i wormholes, delle scorciatoie attraverso lo spazio che consentono il viaggio quasi istantaneo tra parti distanti dell’universo. Anche se può sembrare l’idea di un romanziere, si tratta di una teoria di uno dei più famosi fisici teorici della storia, Albert Einstein. Di tratta della teoria del ponte Einstein-Rosen, un concetto teorico realizzato da Einstein in collaborazione con il fisico Nathan Rosen nel 1935. Secondo i due fisici punti di gravità estremamente forte, come i buchi neri, potrebbero essere direttamente collegati tra loro, dando vita ad un wormhole.
Gli scienziati hanno anche escogitato un modo per costruire un wormhole, ma è anche possibile che, essi esistano già nell’universo e potrebbero essere localizzati utilizzando la nuova generazione di rivelatori di onde gravitazionali.
La capacità di spostarsi molto più velocemente di quanto possiamo fare oggi, è una delle teorie fantascientifiche più affascinanti. Nella fantascienza questo non è possibile solo grazie agli wormhole, ma richiederebbe alle fantomatiche navicelle spaziali di superare il limite di velocità strettamente imposto nell’Universo, ovvero la velocità con cui viaggia la luce.
Ma potrebbe esserci un modo di superare questo limite, viaggiando a quella che è nota semplicemente come la velocità massima a cui possiamo viaggiare nello spazio. Si tratta anche in questo caso di una conseguenza delle teorie di Einstein.
Come ha spiegato Einstein, lo spazio stesso può essere distorto, quindi forse è possibile manipolare lo spazio intorno a un’astronave in modo tale da sovvertire il limite di velocità. L’astronave viaggerebbe ancora attraverso lo spazio circostante a una velocità inferiore a quella della luce, ma lo spazio stesso si muoverebbe più velocemente di così.
Nel 1994 il fisico teorico Miguel Alcubierre ha anche trovato una soluzione alle equazioni di Einstein che ha prodotto un vero effetto warp drive, contraendo lo spazio davanti a un’astronave ed espandendolo nella parte posteriore. Attualmente gli scienziati stanno tentando di perfezionare la soluzione di Alcubierre nella speranza che un giorno possa essere davvero realizzabile.
Tra le più affascinanti teorie fantascientifiche vi è di sicuro il viaggio nel tempo. Chi non vorrebbe tornare nel passato e cancellare gli errori commessi? Ma i viaggi temporali sono spesso causa di paradossi e molti ritengono che proprio per questo siano impossibili nel mondo reale, eppure, secondo le leggi della fisica, il viaggio nel tempo non è da escludere.
Proprio come con i wormhole e le deformazioni spaziali, la fisica ci dice che è possibile viaggiare indietro nel tempo e anche stavolta si tratta di teorie derivanti dalla teoria della relatività generale di Einstein, dove lo spazio e il tempo sono parte dello stesso continuum “spazio-tempo”, indissolubilmente legati.
Proprio come parliamo di distorcere lo spazio con un wormhole o un’unità di curvatura, anche il tempo può essere distorto. A volte può diventare così distorto da ripiegarsi su se stesso, in quella che gli scienziati chiamano una “curva chiusa simile al tempo”, ovvero una macchina del tempo.
Ma l’archetipo fantascientifico per eccellenza è il teletrasporto. Un sistema di trasporto dove invece del viaggiatore che si muove attraverso lo spazio dal punto di partenza alla destinazione, vi è piuttosto la creazione di un duplicato esatto a destinazione mentre l’originale viene distrutto.
Secondo alcuni ricercatori, visto in questi termini e a livello di particelle subatomiche, il teletrasporto è davvero possibile. Si tratta di un processo chiamato teletrasporto quantistico che si basa sull’entanglement quantistico.
L’ultima affascinante teoria fantascientifica è forse quella più sconcertante: l’idea che il nostro universo non sia l’unico. Potrebbe infatti esserci un intero multiverso di universi. Un’infinità di universi paralleli con i parametri di base della fisica, come la forza di gravità o le forze nucleari, che differiscono dal nostro.
La chiave per la moderna comprensione degli universi paralleli è il concetto di “inflazione eterna”. Questo rappresenta il tessuto infinito dello spazio in uno stato di espansione perpetua e incredibilmente rapida. Ogni tanto un punto localizzato in questo spazio, un Big Bang autonomo, esce dall’espansione generale e inizia a crescere a un ritmo più calmo, consentendo la formazione di oggetti materiali come stelle e galassie al suo interno. Secondo questa teoria, il nostro universo è una di queste regioni, ma potrebbero essercene innumerevoli altre.
È stato anche suggerito che il misterioso “punto freddo” nel fondo cosmico a microonde sia la cicatrice di una collisione con un universo parallelo.
Foto di PolarityFlow da Pixabay
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