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Terra tossica: lo stato del nostro pianeta ai tempi dei dinosauri

Come molte teorie che riguardano il passato della Terra, l’asteroide che ha spazzato via i dinosauri è ancora considerata una teoria, seppure la più accreditata. L’enorme masso spaziale, Chicxulub, che ha spazzato via la maggior parte di questi esseri preistorici è avvenuto 66 milioni di anni fa. Uno studio ha evidenziato che prima che ciò avvenisse, il nostro pianeta presentava caratteristiche particolari. Il livello di mercurio presente raggiungeva livelli tossici.

Apparentemente, prima dello schianto dell’asteroide ci sono state numerose eruzioni vulcaniche. Si trattava di eventi che hanno continuato per diverse decine di migliaia di anni le quali hanno liberato una grossa quantità di anidride carbonica e mercurio che dovrebbero aver contribuito a far estinguere numerose specie. Durante gli eventi si è anche venuto a creare la cosiddetta Deccan Traps e gran parte dell’India occidentale.

 

Lo stato della Terra milioni di anni fa

Le parole dello scienziato ambientale Kyle Meyer, autore dello studio: “Per la prima volta, possiamo fornire informazioni sui distinti impatti climatici e ambientali del vulcanismo di Deccan Traps analizzando un singolo materiale. Le anomalie del mercurio erano state documentate nei sedimenti ma mai prima nei gusci. Avere la capacità di ricostruire sia il clima che un indicatore di vulcanismo negli stessi identici materiali ci aiuta a aggirare molti problemi relativi alla datazione relativa.”

La violenza delle eruzioni sembrerebbe aver di fatto contribuito all’estinzione dei dinosauri, per buona parte, ancora prima dello schianto. L’analisi del terreno e di conchiglie sparse per tutto il mondo, dall’Antartide all’Egitto, ha evidenziato l’aumento sia della CO2 che del mercurio. Sembrerebbe che si sia creato anche uno strato di lava alto 100 metri nella zona della Deccan Traps.

Anche in questo caso si tratta principalmente di una teoria, anche se le prove sono già molte. Il prossimo step sarà analizzare la vita marina fossilizzata.

Giacomo Ampollini

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