Ieri in tarda serata, precisamente alle 22:43, è stata avvertita una forte scossa di terremoto a Roma e nelle zone circostanti. Molte le testimonianze dei cittadini sui vari social network, e proprio grazie ad esse sappiamo che la scossa è stata avvertita in tutta la zona dei Castelli Romani, in tutta l’area metropolitana di Roma fino a Pomezia, sulle costa laziale.
La scossa, di magnitudo 3,7, ha avuto come epicentro un punto a 3 km in direzione Nord-Est della cittadina di Colonna, un comune di 4309 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale, il più piccolo dei Castelli Romani. Ad affermarlo è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), secondo il quale la scossa si sarebbe verificata a circa 9 km di profondità.
Secondo le testimonianze sui social, è stato un grande spavento per la popolazione, che in alcune zone dei Castelli, dove la scossa è stata più forte, si è riversata preoccupata nelle strade. Per ora però non si segnala nessun danno di entità rilevante, anche se ieri sera la Metro C della Capitale è stata “temporaneamente interrotta per verifiche”, come riportato dall’Atac. Il servizio è stato però ripristinato attorno alle 23:20.
Ieri notte il sindaco di Colonna, Fausto Giuliani, ha dichiarato “al momento sono stati registrati lievi danni alle abitazioni e cornicioni crollati in strada”. Per precauzione è stato istituito nella cittadina dei Castelli, il COC (Centro Operativo Comunale) ed il sindaco ha messo a disposizione della popolazione il palazzetto dello sport comunale. Mentre nei comuni vicini all’epicentro, Gallicano nel Lazio, Zagarolo, Monte Comparti e San Cesareo, sono in corso delle verifiche. La scossa è stata avvertita anche a Tivoli e Guidonia Montecelio.
Per quanto possa essere stata largamente percepita, non si tratta comunque di un evento atipico per queste zone. Anche se la zona di Roma è considerata a bassa microsismicità, si trova comunque vicino ad una zona che può produrre terremoti anche più forti. Ovvero l’Appennino, la zona subappenninica e la zona vulcanica dei Colli Albani.
Questo evento in particolare non sembra però essere legato all’attività vulcanica, data la profondità a cui si e verificato, sebbene si tratti di un terremoto comunque superficiale, 9 km sono comunque troppi per un terremoto vulcanico. Gli esperti stimano quindi si tratti di un terremoto tettonico o comunque vulcano tettonico.
Inoltre, trattandosi di un terremoto relativamente superficiale, si spiega anche perché sia stato avvertito così forte a Roma. Il sottosuolo della città ricco di zone vuote e rocce sedimentarie, può infatti generare dare un effetto di amplificazione dell’onda sismica, come ha spiegato il sismologo Carlo Meletti all’ANSA.
Subito dopo la scossa di terremoto, il Ministero per i Beni Culturali avrebbe attivato l’unità di crisi per verificare eventuali danni al patrimonio culturale del Lazio.
In questi giorni diversi utenti stanno ricevendo un messaggio WhatsApp proveniente dall'account ufficiale dell'app di messaggistica. Per quanto a primo…
La luce che acceca, il mal di testa che martella, e il bisogno urgente di rifugiarsi al buio: chi soffre…
Con l’elezione di Robert Francis Prevost al soglio pontificio, sotto il nome di Leone XIV, la Chiesa cattolica accoglie un…
Un team internazionale di ricercatori ha sviluppato un sensore altamente innovativo capace di rilevare la dopamina direttamente nei campioni di…
L'Antartide è una di quelle regioni particolarmente colpite dal cambiamento climatico e dall'innalzamento delle temperature. Ci sono ben pochi sforzi…
Negli ultimi anni, le esigenze legate alla connettività domestica sono cresciute in maniera esponenziale. Dispositivi smart, streaming ad altissima definizione,…