Sempre maggiore è l’interesse verso fonte di energia alternativa in tutti i campi anche in quello dei trasporti. Sempre più alto è infatti il numero di veicoli ibridi, che combinano i carburanti fossili e la più ecologica elettricità, e le auto elettriche. Cresce anche il numero di punti di ricarica in tutta Europa, ma certo ricaricare l’auto elettrica non richiede lo stesso tempo che si impiega per fare il pieno di benzina. A volte possono volerci anche ore e questo aspetto è per alcuni un deterrente che scoraggia dall’acquisto di un auto elettrica. Ma ad aver trovato una soluzione al problema potrebbe essere ancora una volta Tesla, l’azienda specializzata nella produzione di veicoli elettrici, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico di Elon Musk.
Sembrerebbe infatti che la Tesla abbia rilasciato un aggiornamento software per la Tesla Model 3, che la renderebbe in grado di effettuare una ricarica ultraveloce tramite le colonnine Supercharger V3, sempre della casa produttrice di Musk.
Questo significa che sarà possibile caricare la berlina Tesla con picchi fino a 200 kW, alla velocità di 1360 km all’ora. Ovvero in termini pratici vuol dire che la Tesla Model 3 Standard Range Plus, che ha un autonomia di 415 km, si potrà ricaricare dallo 0% al 100% in circa mezz’ora, utilizzando i nuovi Supercharger V3. Stesso tempo più o meno occorrerà per caricare completamente la Long Range, che ha un autonomia di 560 km.
Per una ricarica parziale invece, ad esempio necessaria per consentire un autonomia di 150/250 km, occorreranno solo alcuni minuti, il tempo di una breve sosta in autogrill. L’idea è quindi quella di installare, in breve tempo, un maggior numero di colonnine, in modo da fornire un servizio ampio agli utenti.
Per ora però questo rimane un progetto per il futuro sia per i prezzi comunque molto alti della Tesla Model 3, che per l’attuale scarsa distribuzione dei Supercharger V3. Si dovrà quindi puntare a distribuire la stessa modalità di ricarica superveloce anche alle auto elettriche di fascia medio-bassa, in modo da renderla disponibile per una fascia più ampia di consumatori.
Si tratta comunque di un inizio che potrebbe essere il primo passo verso una maggiore distribuzione delle auto elettriche. Lo start di un percorso che potrebbe condurci in un futuro di sole auto elettriche.
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