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TESS: il telescopio successore di Kepler continua a scovare pianeti

Una delle più recenti astronavi della NASA, è stata varata solo pochi mesi fa, ha di recente scovato il suo terzo pianeta al di fuori del sistema solare. Il nuovo esopianeta, che ruota attorno ad una stella a 53 anni luce di distanza, è relativamente vicino e ciò potrebbe rendere più semplice lo studio del pianeta e della propria atmosfera.

Il satellite responsabile della scoperta è una nave spaziale che orbita intorno alla Terra da Aprile, detta TESS. Il veicolo è diventato il successore di Kepler entrando in funzione subito dopo che quest’ultimo ha esaurito il carburante. Tuttavia i due hanno scopi diversi: mentre Kepler era alla ricerca del maggior numero di pianeti extrasolari, spesso troppo lontani per essere studiati, TESS è alla ricerca di corpi sempre extrasolari ma relativamente vicini alla Terra così da renderne meno difficile lo studio.

 

Un altro pianeta

Diana Dragomir, ricercatrice al Kavli Institute for Astrophysics and Space Research del MIT ha così dichiarato: “La cosa importante di questo sistema che è particolarmente unico è che è vicino a noi, ciò significa semplicemente che possiamo studiare questo sistema nel dettaglio. Possiamo misurare la massa del pianeta ed effettuare misurazioni sulla stella“. La scienziata ha inoltre fornito informazioni reperite attraverso i vari studi: Non è un pianeta così caldo, ha una temperatura leggermente superiore a quella di ebollizione dell’acqua.

Lo studio del corpo potrebbe permettere agli astronomi di apprendere informazioni sulla sua atmosfera, un evento che fino ad ora non era stato possibile con questo tipo di pianeti, grazie all’imminente James Webb Space Telescope della NASA, che dovrebbe essere lanciato nel 2021. È tuttavia possibile che ci sia un secondo pianeta attorno alla stessa orbita che abbia dimensioni simili a quelle della Terra, la sua presenza non è ancora stata confermata ma è proprio per questo che TESS è stato progettato: scovare piccoli pianeti attorno a stelle vicine per studiarne la massa e comprendere le loro atmosfere.

Giacomo Ampollini

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