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Titano: le incrostazioni al bordo dei suoi bacini sarebbero di origine aliena

Le formazioni minerali incrostate lungo i bordi dei laghi ghiacciati di Titano, la luna di Saturno, potrebbero essere costituite da cristalli di materiali alieni, secondo quanto afferma un nuovo studio. Si tratta, secondo quanto affermato dai ricercatori, di materiali che non si trovano sulla Terra, come ad esempio un cristallo di acetilene solido e butano che sembrerebbe trovarsi in queste formazioni incrostanti.

 

Un nuovo minerale per Titano

Sulla Terra l’acetilene ed il butano esistono solo in forma gassosa e sono comunemente usati per la saldatura e come combustibile nelle stufe portatili. Ma alle temperature proibitive e gelide di Titano, questi due composti si trovano in forma solida e si combinano per formare cristalli.

Questo nuovo minerale formerebbe le incrostazioni che sono state osservate lungo i bordi dei gelidi laghi di Titano, costituiti da idrocarburi allo stato liquido. Questo è ciò che afferma Morgan Cole, ricercatore del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, che ha eseguito la sua ricerca presso la Caltech.

 

Gli esperimenti in laboratorio sulla formazione delle incrostazioni

Per questa ricerca sono state utilizzate le immagini ed i dati raccolti dalla sonda Cassini, la quale ha approfonditamente esaminato i laghi freddi di metano che si trovano vicino all’equatore di Titano, Questi laghi contengono probabilmente delle incrostazioni lasciate dai materiali evaporati. Successivamente i ricercatori hanno eseguito delle simulazioni in laboratorio per simulare le condizioni dei laghi di Titano e comprendere come siano potute formarsi queste incrostazioni.

Le simulazioni sono state eseguite grazie all’utilizzo di un criostato su misura, in grado di mantenere il materiale ad una temperatura bassa quanto quella di Titano. Il criostaro è stato riempito con azoto liquido per abbassarne la temperatura, dopodiché è stato leggermente riscaldato facendo evaporare l’azoto, che è uno dei principali componenti dell’atmosfera della luna di Saturno. Una volta “ricreata l’atmosfera” e la temperatura di Titano, sono stati aggiunti gli elementi che abbondano su questa gelida luna, ovvero etano, metano ed altri idrocarburi.

Quando hanno iniziato a formarsi i cristalli i ricercatori hanno analizzato le formazioni, scoprendo che invece di cristalli di benzene si erano formati cristalli misti di benzene ed etano e di butano ed acetilene. Secondo i ricercatori il composto cristallino di acetilene e butano, sarebbe molto più abbondante su Titano rispetto a quello di etano-benzene, stando almeno alla composizione della luna di Saturno.

 

Un giorno le analizzeremo da vicino

Nel gelido clima di Titano dunque, sarebbero i cristalli di butano ed acetilene a formare gli anelli di incrostazioni attorno ai laghi della luna, formati a causa dell’evaporazione degli idrocarburi e della precipitazione dei minerali, analogamente a quanto avviene nelle formazioni saline sulle rive dei laghi e dei mari terrestri. Ma è davvero difficile determinare se esistano davvero e da cosa siano composte queste formazioni, almeno fino a quando una sonda od un rover non siano in grado di visitarle da vicino.

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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