Saturno potrebbe, tra qualche centinaio di migliaia di anni, perdere una delle sue lune, Titano per essere più precisi. Che si stesse allontanando dal suo pianeta madre era già risaputo, ma gli astronomi si sono accorti che lo sta facendo a una velocità maggiore di quanto ipotizzato in precedenza.
Titano è la luna più grande del pianeta gassoso, quindi è quasi un suo simbolo. Apparentemente nel corso di 4,5 miliardi di anni, la sua età quindi, si è spostata sempre di più verso l’esterno dell’orbita, a 1,2 milioni di chilometri di distanza. La velocità con cui sta avvenendo questo fenomeno è di 100 volte maggiore di quanto ipotizzato.
Le parole di uno dei ricercatori dietro lo studio, Jim Fuller, assistente professore di astrofisica teorica al Caltech: “La maggior parte dei lavori precedenti aveva predetto che lune come Titano o la luna di Giove Callisto si erano formate a una distanza orbitale simile a dove le vediamo ora. Ciò implica che il sistema lunare saturniano, e potenzialmente i suoi anelli, si sono formati e si sono evoluti in modo più dinamico di quanto si credesse in precedenza. Usando due set di dati completamente indipendenti, uno grazie a una tecnica nota come astrometria e l’altra radiometria, e due diversi metodi di analisi, abbiamo ottenuto risultati pienamente d’accordo.”
La ricerca in questione si basa su una precedente e azzardata teoria dello stesso Fuller che vedeva Titano dare origine delle onde gravitazionali che rimbalzavano contro Saturno facendolo oscillare. La risposta di queste oscillazione era spingere lo stesso satellite naturale verso l’esterno.
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