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Trash Tag Challenge: la sfida virale che fa bene all’ambiente e al pianeta

Ormai siamo abituati a vedere arrivare dall’Internet sfide superficiali, a volte anche stupide e molto pericolose, le quale diventano virali in poco tempo. Vuoi per fama, vuoi per noia, in molti si cimentano in queste così dette Challenge le quali raramente risultano avere una certa profondità, o almeno quelle che diventano famose, ma a questo giro i social sono riusciti a tirare fuori qualcosa di buona.

Da diversi giorni ha preso piede la Trash Tag Challenge il cui scopo è quello di ripulire una zona particolarmente piena di rifiuti e immortale sia il prima che il dopo, senza dimenticarsi di postarla sui social. L’idea ha preso piede da un uomo di 53 anni dell’Arizona, Byron Roman e in poco tempo ha fatto il giro del mondo dove sono comparse le prove di diversi atti di pulizia del territorio ad opera di gruppi di giovani, per lo più.

 

Trash Tag Challenge

In realtà l’uomo in questione ha lanciato la sfida dopo aver visto la foto di un uomo che mostrava un zona boschiva prima piena di rifiuti e dopo pulita con diverse sacchi dell’immondizia pieni. L’idea di Roman è stata: “Ecco una bella sfida per voi ragazzi annoiati.” Evidentemente la sfida è stata raccolta perché in molti hanno postato il risultato del loro lavoro e c’è da sottolineare che molti tra questi facevano già questo genere di attività, ma semplicemente non lo condividevano con gli altri.

Per quanto tutto questo sia un ottima campagna virale che mira a migliorare l’ambiente, c’è sempre un rischio dietro l’angolo. Esiste la possibilità che qualcuno pur di farsi vedere impegnato in tutto questo al posto di ripulire un zona fa il procedimento la contrario. Prima fa la foto ad un luogo pulito e ci butta dell‘immondizia.

Giacomo Ampollini

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