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Triangolo delle Bermuda: i calamari giganti la causa di tutte le misteriose sparizioni

La misteriosa scomparsa delle barche nel Triangolo delle Bermuda potrebbe essere collegata all’aggressività dei calamari giganti, la cui esistenza è stata dimostrata nel 2004.

Fino al 2004, l’esistenza di calamari giganti era considerata un mito da gran parte della comunità scientifica mondiale. Tuttavia, quell’anno, i ricercatori giapponesi Tsunemi Kubodera e Kyoichi Mori sono riusciti a filmare per la prima volta l’animale, lungo circa otto metri, sulla costa del Giappone, non lontano dalle Isole Ogasawara.

Quest’anno, un team di scienziati dell’organizzazione Ocean Research and Exploration (OER), negli Stati Uniti, ha pubblicato un video in cui un calamaro gigante è stato visto nel vicino Golfo del Messico, nel triangolo delle Bermuda, appunto.

La scoperta rafforza l’idea che la scomparsa delle barche nelle Bermuda potrebbe essere il risultato di attacchi di calamari giganti, un’ipotesi che fino ad ora era stata associata solo ad antichi miti. “La leggenda del calamaro gigante non è una leggenda. Esistono alcuni esemplari lunghi più di 45 metri”, ha dichiarato Rob Simone, ricercatore delle Bermuda.

 

Nuove teorie

L’idea di Simone è stata supportata anche dallo scienziato dell’acquario di Vancouver Jeffrey Marliave. “La maggior parte dei casi [di attacchi alle barche] non erano [causati da] polpi. Le uniche specie in grado di eseguire un attacco su una piccola barca sarebbero un parente del polpo, il calamaro gigante“, ha detto Marliave.

Si stima che, negli ultimi 100 anni, il misterioso Triangolo delle Bermuda abbia causato la distruzione di 75 aeroplani e affondato centinaia di barche e navi, provocando oltre mille morti. In media, 5 aerei continuano a scomparire nella regione ogni anno.

Nel corso degli anni, sono state avanzate diverse teorie per spiegare il mistero. L’ultima teoria è stata avanzata nel 2016 da un gruppo di meteorologi secondo i quali la colpa delle sparizioni sarà la presenza di “nuvole esagonali” che possono causare venti molto forti o “bombe aeree” in grado di distruggere o affondare navi e aeroplani.

In passato, tra le altre teorie, il mistero è stato attribuito alle bolle di gas metano dal fondo dell’oceano, ai campi magnetici, alle onde giganti o a spiegazioni più metafisiche, come dimensioni alternative, universi paralleli o rapimenti da parte di extraterrestri.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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