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Trovata in Mongolia la “Città del Drago”, capitale dell’Impero Xiongnu

Gli archeologi hanno trovato la città perduta di Luncheng in Mongolia, conosciuta anche come la “Città del Drago”, ovvero la capitale dell’Impero Xiongnu. Questo ha avuto un ruolo molto importante nella storia della Cina imperiale. La città fu inizialmente trovata nel 2017, ma a causa della mancanza di fondi, la ricerca è stata interrotta. È solo ora che i ricercatori hanno identificato l’insediamento.

Gli scienziati hanno scoperto un frammento di una decorazione del tetto, che recita il verso “Son of Heaven Chanyu“. Modu Chanyu era il fondatore e il leader supremo dell’Impero Xiongnu. Questo titolo imperiale fu usato per indicare che il sovrano aveva il mandato del cielo, che legittimava il suo governo.

Questa è la prima volta che viene scoperto un oggetto con questa iscrizione“, ha detto il leader degli scavi Tumur-Ochir Iderkhangai. Fu anche a causa di questa iscrizione sul frammento che gli esperti associati alla città si sono imbattuti nell’Impero Xiongnu.

 

Un impero “del cielo”

Gli Xiongnu combatterono una serie di guerre con dinastie cinesi, che spesso sconfissero. Il loro rapporto con le dinastie cinesi era complesso, con periodi di conflitto alternati a scambi fiscali, trattati commerciali e matrimoniali.

L’impero fu infine sconfitto e, nel 119 a.C., fu diviso tra Nord e Sud. Alla fine, i nomadi Xiongnu stabilirono diversi stati nel territorio cinese dopo la caduta della dinastia Han. Uno dei più grandi misteri dell’Impero Xiongnu era la posizione della sua capitale, Luut o Luncheng, che era più popolarmente conosciuta come la “Città del Drago”.

Tumur -Ochir Iderkhangai afferma che la decorazione trovata negli scavi “è la prima prova trovata nella regione che suggerisce che il sito archeologico è la città del drago di Luncheng“. La sua posizione era sconosciuta quasi duemila anni fa, ma ora i ricercatori sono fiduciosi di aver trovato la “città del Drago” perduta da tempo.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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