La plastica sarà il probabile biglietto da visita della nostra presenza sulla Terra quando i futuri ricercatori scaveranno i siti archeologici attuali. Secondo un nuovo studio, questo materiale sta lasciando il segno anche nei siti di interesse storico, tanto da portare gli scienziati al curioso ritrovamento di una serie di strumenti di plastica. Castell Henllys è il sito in cui si trova un villaggio risalente all’Età del Ferro. È situato nel Welsh Pembrokeshire Coast National Park; circa 2000 anni fa era la casa di una ricca famiglia che comprendeva una comunità di 100 persone che lavoravano insieme per produrre cibo e materiali.
Il sito rurale comprende quattro edifici rotondi, che consistono in strutture circolari con tetti conici in legno e paglia. Archeologi e ricercatori hanno ricostruito queste strutture utilizzando gli stessi materiali che gli abitanti del villaggio avrebbero usato durante l’Età del Ferro. A seguito della realizzazione di estesi scavi nel sito, è stato possibile ricostruire gli edifici utilizzando le trincee di fondazione e le buche in cui risiedevano i pali delle strutture originali.
In un’e-mail Harold Mytum, ricercatore capo e docente di archeologia alla University of Liverpool, afferma che questo è l’unico sito nel Regno Unito oggetto di tale ristrutturazione, ed è aperto al pubblico e alle scuole da oltre 35 anni. Ciò significa che gli edifici, dopo la ricostruzione, sono rimasti in piedi per molto tempo, dimostrando l’efficacia dei progetti preistorici. Due degli edifici, la Cook House e la casa di Earthwatch, sono stati sostituiti rispettivamente nel 2018 e nel 2019.
Lo studio è apparso questa settimana sulla rivista Antiquity. Quello che era iniziato come un esperimento per comprendere il modo in cui i materiali da costruzione si deteriorano e si degradano nel tempo si è trasformato in qualcosa di nuovo quando i ricercatori hanno scoperto una grande quantità di plastica: ben duemila oggetti. Sebbene il sito storico sia ben mantenuto e pulito, i visitatori – bambini che pranzano abitualmente in una delle strutture – sono riusciti a nascondere piccoli resti di plastica sotto le panchine in angoli bui degli edifici.
Mytum spiega che se i bambini avessero portato il pranzo al sacco senza gli imballaggi in plastica, questo avrebbe fatto una grande differenza, aggiungendo che la nostra comodità può danneggiare l’ambiente.
Ph. credits: Foto di CNN
L’industria della skincare è in continua evoluzione e sempre più spesso la scienza propone alternative non invasive ai classici trattamenti…
Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente rilevato un fenomeno straordinario nel cuore della nostra galassia: il buco nero supermassiccio…
Una delle domande che maggiormente hanno colpito gli utenti di tutto il mondo va a toccare il destino di Naughty Dog,…
Il morbo di Alzheimer non è curabile, difficilmente prevedibile in quanto non si conosce appieno il percorso dietro l'origine, ma…
La dieta volumetrica è un regime alimentare ideato dalla nutrizionista Barbara Rolls, basato sul principio di assumere alimenti con un…
Negli ultimi cento anni, il fondale del Tamigi ha restituito centinaia di ossa umane, portando alla luce un mistero che…