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Un asteroide ha sfiorato la Terra: solo seimila chilometri lo separavano dalla superficie!

La NASA è in stato d’allerta dopo aver confermato che un velocissimo asteroide non è stato rilevato dal sistema di monitoraggio di questi corpi celesti; l’asteroide in questione sembrerebbe infatti essere l’oggetto passato più vicino alla Terra nella storia recente. Il sistema di allarme per asteroidi sviluppato dalla NASA non ha captato alcun segnale della presenza dell’asteroide, cosa che ha comprensibilmente scatenato il panico tra gli ingegneri a ciò addetti.

Pochi giorni fa infatti la roccia spaziale, identificata come C0PPEV1, è passata vicino al nostro pianeta a distanza ancora minore rispetto ai satelliti utilizzati per le telecomunicazioni! Ma come mai la NASA non è riuscita ad accorgersi del suo passaggio? C0PPEV1 ha sfiorato la Terra a soli 6.000 chilometri di distanza, il che vuol dire che si tratta dell’oggetto spaziale che in assoluto si è avvicinato di più al nostro pianeta.

 

Un eventuale impatto dell’asteroide non avrebbe causato danni significativi, ma ci si domanda come mai la NASA non lo abbia rilevato

È stato avvistato dal Catalina Sky Survey, osservatorio con sede in Arizona, e poco dopo dall’Osservatorio di Magdalena Ridge del New Mexico. La distanza a cui l’asteroide è passato è ancora più significativa se si considera che i satelliti per le telecomunicazioni orbitano ad un’altitudine di poco più di 35.000 chilometri. L’asteroide è stato captato per la prima volta da un astronomo dilettante, un certo Tony Dunn, che ha subito pubblicato su Twitter la sua scoperta: “Tra circa 45 minuti, l’asteroide C0PPEV1 passerà a soli 6.200 chilometri sopra la superficie terrestre. Molto più vicino dei nostri satelliti geostazionari“.

La NASA afferma che l’asteroide aveva dimensioni tuttavia contenute, tra i due e i sette metri di diametro, ma gli esperti ritengono che fosse troppo piccolo per causare danni rilevanti se avesse impattato con la superficie terrestre. Suggeriscono che l’asteroide probabilmente si sarebbe vaporizzato a causa dell’attrito con l’aria se fosse entrato nell’atmosfera. Un colpo di fortuna, certo, ma l’episodio è comunque sminuito se pensiamo all’incidente di Chelyabinsk del 2013 in Russia, quando un asteroide ha colpito la superficie causando 1.200 feriti e danneggiato migliaia di edifici.

Nello Giuliano

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