La scorsa settimana, precisamente alle 22:30 di martedì scorso, un enorme meteorite si è schiantato nel sud dell’Australia, dopo aver illuminato il cielo per alcuni secondi. La conferma arriva dalla NASA e dai dati del Center for Near Earth-Objects Studies in California.
Il centro californiano ha indicato come punto di atterraggio la Grande Baia Australiana (Great Australian Bight), un vasto golfo nella parti centrale ed occidentale della linea costiera meridionale dell’Australia. Bagna gli stati dell’Australia occidentale, dell’Australia meridionale e, anche se di poco, quello di Victoria.
Nelle mappe del Center for NEO Studies, che mostrano quanto rilevato dai sensori del centro, il sito di atterraggio è poco più di un puntino grigio, tra gli oggetti identificati dal centro.
Il meteorite è entrato nell’atmosfera terrestre ad una velocità di 44.100 km/h e, dopo essersi incendiato, si è spaccato in pezzi più piccoli, alcuni dei quali sono atterrati nella Grande Baia Australiana, 300 km a sud-ovest del Monte Gambier. Secondo il prof. Phil Bland della Curtin University, l’energia dell’esplosione che lo ha diviso in pezzi aveva un energia di 1,6 kilotoni. Un esplosione impressionante “nella gamma di una piccola arma nucleare e poiché è avvenuta a 31,5 km, non ha causato nessun danno”.
Secondo l’ingegnere della NASA, Steve Chesley, il meteorite aveva inizialmente le dimensioni di una piccola auto, prima di entrare nell’atmosfera e frantumarsi in piccole parti grandi quanto un pugno. Proprio per questo non si è registrato nessun danno, ma lo spettacolo è stato davvero intenso per gli abitanti dell’Australia meridionale.
Molti testimoni hanno raccontato di aver visto dei lampi di luce nel cielo e di aver udito un esplosione molto forte. Uno spettacolo luminoso accompagnato da un boato che ha fatto tremare le finestre, ma nessun frammento era abbastanza grande da poterle rompere.
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