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Un papà sviluppa app che obbliga i figli a rispondere agli SMS

Un papà di Colorado Springs ha creato e lanciato sull’app store una nuova app che blocca i messaggi del figlio finché questi non si decide a rispondere agli SMS dei genitori.

ReplyASAP, questo il nome della nuova app, rende i messaggi del figlio “imperdibili per le persone che contano, dato che i messaggi importanti non dovrebbero andare perduti” , secondo il creatore dell’app, Nick Herbert.

Se stai leggendo questo articolo, questi tempi sono finiti da un pezzo

Questa nuova app ti permette di bloccare il telefono di tuo figlio, oltre a darti la possibilità di far suonare un allarme in modalità silenziosa. Essenzialmente questa app costringe i teenagers a smettere di fare qualsiasi cosa stessero facendo e a rispondere ai messaggi preoccupati dei loro genitori.

Fin quando il genitore riceve il messaggio, non sarà possibile utilizzare nessun’altra funzione dei loro telefoni Android.

L’app è stata lanciata su Google Play nell’Agosto 2017 ed è stata scaricata oltre 75.000 volte. Le recensioni sembrano essere positive, anche se, a detta di qualcuno, l’installazione della nuova app è un po’ confusionaria a causa di alcuni permessi i quali devono essere accettati, in modo da farla funzionare correttamente.

La nuova app è gratis ma include qualche acquisto in-app per la maggior parte delle sue funzionalità.

 

Un paio di spunti di riflessione

Oltre i sopracitati acquisti in-app che fanno un (bel) po’ riflettere, non tardano ad arrivare i primi commenti e le prime recensioni negative di coloro i quali scaricano l’app, sollevando quesiti interessanti quali: cosa succede se il figlio in questione dovesse trovarsi in una situazione che richieda l’intervento di qualche servizio di emergenza (per esempio un ambulanza) e non lo potesse chiamare, avendo il telefono bloccato? A questi (giusti) quesiti, il creatore non ha dato risposta.

E inoltre, si invita il Lettore a riflettere su tutta la questione etico-morale riguardo se sia giusto o meno per un genitore pesare così tanto sulla vita del proprio figlio, tanto che non gli viene permesso neanche di utilizzare lo smartphone se prima non risponde ai loro messaggi. 

E’ normale per un genitore preoccuparsi per il proprio figlio, specie se teenager, ma è veramente giusto porsi così a gamba tesa al centro del suo mondo?

Certo, i messaggi dei genitori non andrebbero in ogni caso mai ignorati: qualsiasi cosa il figlio stia facendo, dovrebbe perlomeno trovare quei cinque-sei secondi che ci vogliono per rispondere ad un SMS dei propri genitori, tutt’al più quando questi danno prova di essere preoccupati per loro. Ciononostante, così si va a minare un rapporto di fiducia che tra genitori e figli, specialmente quando questi si ritrovano nella fase più delicata della loro vita, che usando un eufemismo si può definire dannatamente importante, se non fondamentale.

Acquistare uno smartphone al proprio figlio è una scelta che bisognerebbe compiere considerando tutti i se e tutti i ma, non sempre i figli rispondono ai messaggi, questo è vero, ma è anche vero che questi messaggi non sempre vengono deliberatamente ignorati.

Se si tiene così tanto che vostro figlio risponda ad un vostro SMS, tanto che si è disposti e propositivi a bloccare le funzionalità che rendono uno smartphone, appunto, “smart” (quali internet, giochi, e tutte funzioni che non si trovano nei primi modelli di telefonia mobile), non sarebbe una scelta più oculata, dal punto di vista pragmatico ed economico, l’acquisto di un vecchio modello di Nokia 3310?

[appbox googleplay id=uk.co.replyasap.alarm]

Gabriele Grieco

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