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Una nuova tecnologia permette di controllare “da remoto” il cervello

Il controllo mentale non è mai stato così vicino alla realtà. Gli scienziati hanno creato un piccolo impianto cerebrale controllato tramite smartphone in grado di manipolare selettivamente i circuiti delle cellule cerebrali e di scoprire problemi neurologici, come il Parkinson, l’Alzheimer, la dipendenza e la depressione, secondo un nuovo studio. Un team di ingegneri, in collaborazione con il Korea Advanced Institute of Science and Technology e neuroscienziati dell’Università di Washington, hanno infatti pubblicato lunedì le loro ricerche su questa rivoluzionaria tecnologia sulla rivista Nature Biomedical Engineering.

Siamo ansiosi di utilizzare il dispositivo per studi farmacologici complessi, che potrebbero aiutarci a sviluppare nuove terapie per il dolore, per la dipendenza e per i disturbi emotivi“, afferma il professor Michael Bruchas dell’Università di Washington. La tecnologia funziona prendendo di mira specifici neuroni, ad esempio quelli che reagiscono all’assunzione di droghe, riporta Science Daily.

 

Per ora, questa tecnologia è stata testata soltanto sui topi

Finora la tecnologia è stata testata sui topi, con l’impianto inserito nel cervello dei roditori tramite una sonda sottile. Gli scienziati hanno quindi controllato l’impianto grazie al proprio smartphone, modificando la quantità di farmaci e il sequenziamento della luce con il semplice tocco di un dito e manipolando il movimento dei topi. Il test è durato oltre un mese.

In precedenza, la tecnologia più all’avanguardia in materia di neuroscienza richiedeva ingombranti tubi metallici e fibre ottiche, elementi che potevano causare serie lesioni cerebrali e che comunque non duravano a lungo nel tempo. “Questo dispositivo rivoluzionario è il frutto del design avanzato dell’elettronica e degli enormi progressi dell’ingegneria su micro e nanoscala“, afferma il professor Kaeist Jae-Woong Jeong.

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