Il nostro pianeta è appena stato investito dalla seconda più forte tempesta solare del 2019. Quasi tutte le stazioni della Terra hanno infatti registrato un forte aumento dell’attività geomagnetica a partire dallo scorso 31 Agosto, secondo quanto riportato dal sito web dell’Accademia delle Scienze di Mosca.
Questa tempesta solare avrebbe imperversato sulla Terra fino a martedì 03 Settembre nella mattinata ed è iniziata con un giorno di anticipo rispetto a quanto previsto dall’istituto russo. In questo periodo gli scienziati hanno registrato delle esplosioni di livello 2 su 5. Questo significa un alto flusso di vento solare sul nostro Pianeta.
Una tempesta solare di tale portata potrebbe portare l’aurora boreale ad essere visibile anche molto più a sud e potrebbe essere visibile anche da New York. Inoltre data l’alta velocità di flusso registrata, unitamente alla stabilità del Sole, potrebbe portare al ripetersi di un evento del genere anche alla fine di questo mese, attorno al 27/28 Settembre.
Negli ultimi anni abbiamo potuto osservare e studiare le tempeste solari, registrandone le attività, le intensità, gli effetti e la durata. Ma nei ghiacci antichi del pianeta, sono conservate le tracce delle grandi tempeste solari, molti più pericolose di quelle a cui adesso abbiamo assistito e con intensità maggiori di qualsiasi altra tempesta registrata in epoca contemporanea.
Due di queste grandi tempeste solari sarebbero avvenute attorno al 774/775 d. C. e nel 993/994 d. C.. Ma secondo una nuova ricerca, condotta dal professore di geologia Raimund Muscheler, dell’Università di Lund, un’altra tempesta solare colossale avrebbe avuto luogo circa 2610 anni fa. Le prove di questo evento, avvenuto attorno al 660 a. C., sarebbero nelle tracce isotopiche identificate in una carota di ghiaccio in Groenlandia. Questa tempesta fu così intensa che, secondo Muscheler, se dovesse aver luogo oggi “potrebbe avere gravi conseguenze per la nostra società ad alta tecnologia”.
Tempeste solari così violente sono comunque estremamente rare, ma questo non vuol dire che non possano avere luogo, come conferma il fatto che ne siano state individuate già 3 nel passato relativamente recente del nostro Pianeta.
Secondo Muscheler, stiamo infatti sottovalutando i rischi che un simile evento potrebbe comportare e suggerisce di incrementare i sistemi di protezione contro le tempeste solari. Un evento simile a quelli avvenuti nel passato potrebbe infatti portare a conseguenze drammatiche nella nostra era tecnologica, con pesanti danni ai satelliti e alla rete elettrica e di connessione.
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