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Uno studio basato su immagini mostra come il Covid-19 attacca il corpo

Un nuovo studio basato su immagini cliniche mostra come esse possano rivelare i danni a lungo termine causati dal Covid-19 a carico di muscoli, nervi, articolazioni, ossa e altri tessuti molli dei pazienti, e contribuire a orientare meglio il trattamento della malattia. Lo studio della Northwestern University, pubblicato sulla rivista Skeletal Radiology, indica nel dettaglio come vari tipi di imaging, tra cui ultrasuoni, raggi X, risonanza magnetica e TAC, confermino l’aggressione da parte del virus.

 

Lo studio basato su immagini potrebbe essere la chiave per una svolta

La dottoressa Swati Deshmukh, autrice dello studio e assistente presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine, spiega che il team ha scoperto che, in alcuni pazienti affetti da Covid-19, il virus scatena una reazione autoimmune. In altre parole, il virus inganna il corpo costringendolo ad attaccare se stesso.

Inoltre, la ricerca mostra che l’impatto del virus può durare mesi: esattamente ciò che sta accadendo a Tajma Hodzic, 31 anni, di Albany Park. Il giovane ha sconfitto il Covid-19 nel giugno scorso, ma le conseguenti sono state pesanti e durature, tanto da scatenare una malattia autoimmune chiamata artrite psoriasica. Hodzic spiega che si tratta di una malattia autoimmune che comporta sia la comparsa di psoriasi, con le tipiche eruzioni e macchie cutanee, sia le infiammazioni articolari provocate dall’artrite; aggiunge che la malattia lo aveva costretto a letto e privato della capacità di muoversi.

La comprensione delle immagini radiologiche richiede l’occhio di un esperto. La dottoressa Deshmukh ha studiato varie immagini di altri pazienti colpiti dal virus, che mostravano nervi infiammati, tessuti morti e danneggiati, coaguli di sangue e articolazioni danneggiate. La scienziata sostiene che, nel complesso, queste immagini possano aiutare i medici a prendere decisioni in merito al trattamento e alla cura dei loro pazienti. La dottoressa aggiunge che, in base alle immagini, i medici sono in grado di suggerire la strada migliore da seguire per la diagnosi, il trattamento e la gestione del lungo percorso di recupero.

 

Gloria Fiorani

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