Oltre a sottovalutare la propria intelligenza, le donne hanno anche dimostrato di avere un’autostima inferiore rispetto agli uomini. Se Socrate solo sapeva di non sapere nulla, ci sono pochi che condividono la visione più umile dell’antico filosofo greco sulla propria intelligenza.
Diversi studi mostrano già che, in generale, tendiamo a pensare di essere più intelligenti di quanto non siamo in realtà, e una nuova ricerca ha scoperto che gli uomini sono più responsabili di questo rispetto alle donne.
La ricerca, pubblicata su Frontiers of Psychology, ha chiesto a 228 partecipanti di stimare quale sarebbe stato il loro QI. Gli intervistati hanno quindi fatto un test per misurarlo oggettivamente e gli è stato chiesto della loro autostima e dei dati demografici, inclusa la loro identità sessuale, vale a dire se si percepiscono come “femminili” o “maschili”. “Nonostante la tendenza generale delle persone a sopravvalutare la propria intelligenza, gli individui variano“, rivela David Reille, autore principale dello studio e ricercatore in psicologia applicata alla Griffith University in Australia.
L’autore descrive il fenomeno scoperto come “l’arroganza maschile, l’umiltà femminile” dopo aver notato che gli uomini pensano di essere “significativamente più intelligenti di loro”, mentre “le stime delle donne erano molto più modeste”. “I nostri risultati sono coerenti con quelli di altri studi, e questo è vero in molte culture“, afferma.
L’esperto spiega che, storicamente, le donne erano ritenute intellettualmente inferiori perché avevano crani più piccoli. “Per la stessa logica, gli elefanti sono più intelligenti di noi! Più grande non significa necessariamente migliore quando si tratta di dimensioni del cervello. Nell’ultimo secolo gli stereotipi di genere sono cambiati molto. Oggi, quando viene chiesto esplicitamente, la maggior parte delle persone concorda sul fatto che uomini e donne sono ugualmente intelligenti. Ma c’è una differenza nelle credenze implicite sul genere e sull’intelletto“, osserva Reille.
Per questo motivo, gli autori hanno previsto che il genere potrebbe essere un fattore che influenzerebbe la nozione della nostra stessa intelligenza. Per dimostrare questa ipotesi, hanno chiesto agli intervistati di fare una stima, sapendo già che il 66% delle persone è tra 85 e 115 punti.
I risultati hanno mostrato che, in media, le donne sottovalutavano il proprio QI di oltre sei punti e che gli uomini tendono a sopravvalutare la propria intelligenza. Tuttavia, le donne con caratteristiche più “maschili” erano anche più propense a pensare di essere più intelligenti di quanto non siano in realtà.
In termini di autostima, anche gli uomini hanno riportato livelli più elevati rispetto alle donne e gli autori sottolineano l’impatto che ciò ha sulla vita di tutti i giorni.
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