Anche se negli Stati Uniti non c’è Green Pass e nessun obbligo di vaccinarsi per la Covid-19, ci sono comunque opinioni contrastanti nella pubblica opinione riguardo i vaccini Covid-19.
Mentre la variante delta del coronavirus si diffonde, molti americani sono ancora restii nel vaccinarsi, alcuni per paura degli effetti collaterali a lungo termine, altri per sfiducia nella medicina e nella scienza. Ma alcune persone hanno trovato motivazioni decisamente più fantasiose. Molti dei contrari al vaccino negli USA, sono infatti stati galvanizzati dall’idea che i vaccini Covid-19 siano il “marchio della bestia”.
Per queste persone dunque vaccinarsi è addirittura stringere un accordo con il demonio. Quindi ai complotti che parlano di microchip, modifiche genetiche, controlli demografici e la volontà di farci ammalare per venderci le medicine, adesso si aggiunge anche la Bibbia.
Secondo John Evans, professore di sociologia e studi religiosi presso l’Università della California, a San Diego, come dimostrano gli studi “qualsiasi conflitto tra religione e scienza non riguarda i fatti, ma riguarda più i valori e la morale“. La scienza dunque è poco coinvolta, è più una questione sociologica e morale.
Il “marchio della bestia” nel Libro dell’Apocalisse del Nuovo Testamento è indice di un’alleanza con Satana. Secondo l’apostolo Giovanni nella Bibbia della Nuova Versione Internazionale, una coppia di bestie governerà la Terra con crudeltà. La loro portata malvagia richiederà a tutte le persone che si dedicano al commercio di portare il marchio della bestia. L’apostolo Giovanni non ha identificato l’aspetto del marchio, sebbene alcuni teologi hanno tradotto la Scrittura associando ad esso il numero “666”. Beh secondo alcuni dunque, questo marchio sarebbe proprio il vaccino per la Covid-19.
Ci sono state testimonianze in USA di pastori che si sono trovati ad affrontare le paure di membri della comunità che domandavano loro, sinceramente ed onestamente, se il vaccino fosse il marchio della bestia di cui si parla nell’Apocalisse, preoccupati dalle voci che erano loro giunte riguardo l’argomento.
Secondo Darin Wood della First Baptist Church nella città petrolifera di Midland, in Texas, che ha riportato la sua esperienza ai giornali locali, non c’è alcuna indicazione che il vaccino corrisponda al marchio descritto dall’apostolo Giovanni, ma nonostante ciò al pastore sono giunti, dai suoi accoliti, “numerosi articoli e video… che [suggeriscono] che il vaccino rappresenti una cospirazione del controllo governativo o che il vaccino contenga una sorta di contrassegno per identificare in modo indelebile quelli abbastanza sciocchi da vaccinarsi. Non è semplicemente ragionevole o logico presumere che una cospirazione così ampia sia possibile. Sorge quindi la domanda sul perché sia arrivata questa ampia sfiducia nelle cure mediche”.
Perché dunque alcuni sono arrivati ad un punto tale di sfiducia da temere persino un alleanza con il Diavolo? Secondo Evans una forza trainante dietro la convinzione del “marchio della bestia” è la mancanza di fiducia nel governo e nel campo medico.
Come egli stesso afferma “c’è un piccolo gruppo di persone che credono nel “marchio della bestia” e penso che ciò che sta guidando questo processo di pensiero sia iniziato con le varie preoccupazioni sulla ricezione del vaccino contro il coronavirus che non sono specificamente religiose”.
Evans ha affermato di sospettare che la popolarità del “marchio della bestia” derivi dall’adesione a un’identità sociale o politica. Secondo i suoi studi la maggior parte dei credenti del “marchio della bestia” sembra essere politicamente conservatrice e di origini cristiane protestanti. “Le persone con credenze spirituali secondo cui tutte le cose sono influenzate dalla religione hanno maggiori probabilità di credere al ‘marchio della bestia’. (…) le persone si concentreranno su particolari passaggi della Bibbia per supportare il loro sistema di credenze”.
Secondo Greg Laurie, pastore della Harvest Christian Fellowship, le interpretazioni errate dei passaggi dell’Apocalisse in cui si parla del marchio (Apocalisse 13:16-18) possono derivare dai social media in cui chiunque può diffondere informazioni inaffidabili o infondate e non verificate.
Come egli stesso afferma “le persone leggono commenti errati e li ritengono veri. A volte queste affermazioni sono confezionate in modo tale da sembrare profezie bibliche, ma sono false e mal applicate poiché molte persone non comprendono cosa dice effettivamente la Bibbia su questi argomenti”.
Anche molti sanitari, stanchi della lotta e delle corse contro il virus in ospedale, ritengono che spesso le notizie, i commenti e i post su diversi social siano molto fuorvianti e spesso inesatti.
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