Scienziati australiani hanno scoperto cellule immunitarie in grado di combattere tutti i virus e mutazioni influenzali conosciuti in quello che è già stato etichettato come una “svolta straordinaria“. La quale potrebbe portare alla creazione di un vaccino universale.
Gli scienziati del Doherty Institute e della Monash University hanno studiato 67.000 sequenze virali e li ha ristretti a tre sequenze comuni a tutti i ceppi del virus dell’influenza. Che non sono mutati nel secolo scorso.
Quindi hanno identificato le cosiddette “cellule T killer” che si trovano in più della metà della popolazione mondiale. Che agisce come sicurezza del corpo, identificando anomalie e infezioni e uccidendole.
La raccolta e la riproduzione di queste cellule potrebbe portare alla produzione di un vaccino antinfluenzale all-in-one, che dovrebbe essere somministrato solo una volta ogni dieci anni. O, eventualmente, una volta nella vita.
Il team ha brevettato la scoperta al fine di sviluppare un vaccino contro l’influenza universale “per ridurre l’impatto di un’influenza pandemica e stagionale in tutto il mondo“.
Il virus dell’influenza è particolarmente pericoloso per gli anziani, i bambini e coloro con un sistema immunitario compromesso. Le epidemie influenzali uccidono tra 250.000 e 500.000 persone in tutto il mondo ogni anno, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
C’è solo un leggero intoppo con il nuovo “Santo Graal” della medicina. Funzionerebbe solo per circa la metà della popolazione mondiale basata sugli attuali livelli di “cellule T assassine”. Il team sta già lavorando per superare questo problema e rendere il futuro vaccino veramente universale.
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