Come con il Covid-19, la preoccupazione non interessa soltanto le persone, ma quest’ultime si preoccupano anche dei propri animali domestici. È possibile che i suddetti possano finire per contrarre il virus del vaiolo delle scimmie. La risposta è effettivamente sì, ma la possibilità sono molte poche, perlomeno a guardare i dati ufficiali. Finora si parla di un solo caso, ovvero un cane a Parigi.
Il cane è di una coppia di uomini che hanno avuto rapporti sessuali tra loro non protetti. L’animale è stato quindi esposto al virus del vaiolo delle scimmie nell’ambiente domestico. Come è stato visto finora, il virus rimane sull’aria e sulle superfici per molti giorni quindi la possibilità di venire infettati tramite contatto indiretto con un portatore è alta. Se c’è stato un caso ufficiale, vuol dire che il rischio c’è.
Quali sono i segni e sintomi che mostrano l’effettiva infezione di un animale da virus del vaiolo delle scimmie. Si parla soprattutto di affaticamento generalizzato dell’esemplare con anche mancanza di appetito, tosse, secrezioni nasali, gonfiore e febbre. Il problema di questi sintomi è che in realtà sono simili a molte altre malattie respiratorie. Il sintomo che oltre a questi può dimostrare a tutti gli effetti l’esposizione è la comparsa di lesioni cutanee.
Se si pensa di essere persone a rischio, o di essere venuti in contatto con una persona contagiata dal vaiolo delle scimmie, la cosa migliore da fare è non avere in casa il proprio animale domestico se non si vuole rischiare di farlo ammalare inutilmente.
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