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Venere, il “sogno proibito” di Peter Beck e di Rocket Lab

Venere, uno dei “vicini” del nostro pianeta Terra, è un ambiente ostile. Vulcani, eruzioni continue di gas caldi sono fenomeni quotidiani sul caldissimo pianeta. Tuttavia, potrebbero esserci della tracce di vita. La recente scoperta ha entusiasmato alcune delle figure più importanti delle compagnie spaziali di tutto il mondo. In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, gli scienziati hanno annunciato di aver rilevato tracce di fosfina nell’atmosfera di Venere. Il gas è normalmente associato alla vita sulla Terra, ma con una temperatura superficiale di circa 500 gradi, Venere non è esattamente ospitale per la vita nella forma in cui la conosciamo.

L’autrice principale Jane Greaves ha descritto la scoperta come “molto inaspettata e molto eccitante”. Per Peter Beck, CEO della società di voli spaziali privati ​​Rocket Lab, la scoperta ha risvegliato la sua attenzione su Venere, scelta come possibile destinazione dei suoi voli. Mentre il CEO di SpaceX Elon Musk ha delineato un piano per costruire una città su Marte e il fondatore di Blue Origin Jeff Bezos vuole costruire città spaziali galleggianti, Beck si è invece concentrato sulla pianificazione di un viaggio su Venere.

 

“Venere ha sempre avuto molto fascino su di me”, dichiara Beck

La scoperta ci ricorda perchè dobbiamo andare su Venere, e subito“, dice Beck. Anche Breakthrough Initiatives ha anche annunciato l’intenzione di studiare ulteriormente Venere. Martedì, infatti, l’organizzazione privata delle scienze spaziali, finanziata dall’investitore Yuri Milner, ha annunciato l’intenzione di finanziare uno studio sulla ricerca di possibili tracce di vita sul pianeta. In una dichiarazione sul sito web dell’iniziativa, Milner ha sottolineato l’importanza di approfondire la scoperta: “Trovare la vita nello spazio sarebbe davvero un passo straordinario e se c’è una possibilità che sia proprio su Venere, esplorare questo pianeta deve essere una priorità per la nostra civiltà“.

Beck ha infatti più volte parlato della sua passione per Venere. Nell’agosto di quest’anno, durante una sessione di streaming, aveva dichiarato di essere “follemente innamorato di Venere” e di avere intenzione di organizzare una missione sul pianeta nel 2023. La missione avrebbe come obiettivo lo studio dell’atmosfera a circa 48 chilometri sopra la superficie, dove le condizioni sono più simili a quelle della Terra. “Ho sempre avuto una passione per Venere“, ha dichiarato Beck.

 

Rocket Lab ha già pianificato diverse missioni spaziali verso il misterioso pianeta

È stato a lungo ipotizzato che la sua atmosfera potesse potenzialmente ospitare un qualche tipo di vita e sono sempre stato ansioso di inviare una sonda per scoprirlo. Più che la semplice ricerca della vita, però, Venere è un buon omologo della Terra per il futuro esodo dell’umanità verso nuovi mondi. Credo che ci sia molto che possiamo imparare“, ha aggiunto. Rocket Lab è infatti una delle aziende chiave in questa nuova corsa allo spazio e sta lavorando a progetti di satelliti da lanciare nell’atmosfera affinchè supportino i lanci a diverse altitudini.

Circa un anno fa, quando sono iniziati i lavori alla nostra missione verso l’orbita lunare per conto della NASA, abbiamo deciso di progettare un veicolo spaziale chiamato Photon in grado di effettuare missioni sia sul satellite, sia su Venere“, dice Beck. “Lo sviluppo di quel veicolo spaziale e della missione è ora a buon punto. La prima missione su Venere sarà privata, con una sonda atmosferica che ci permetterà di dare uno sguardo più da vicino al al pianeta, ma non sarà l’unica missione di questo tipo“, rassicura.

Nello Giuliano

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