Sino ad ora abbiamo sempre pensato che al centro della nostra galassia vi fosse un enorme buco nero supermassiccio. Conosciuto come Sagittarius A*, questo colossale oggetto ha la massa di 4 miliardi di Soli e la sua esistenza è stata ipotizzata osservando il comportamento e l’attrazione gravitazionale su alcuni corpi celesti ad esso vicini, come la stella S0-2.
Ma cosa accadrebbe se si scoprisse che in realtà Sagittarius non è un buco nero? Un team di ricercatori dell’International Center for Relativistic Astrophysics ha infatti trovato prove che suggeriscono che Sagittarius A* non sia un buco nero, ma piuttosto una densa massa di materia oscura, proprio nel bel mezzo della nostra galassia.
Sino ad ora infatti l’unica certezza è che ci sia una radiosorgente, una massa, al centro della nostra Via Lattea. Ma l’effettiva presenza di Sagittarius A* non è mai stata verificata direttamente. In questo nuova ricerca sulla natura di questa massa, i ricercatori suggeriscono che una massa di materia oscura, potrebbe produrre le stesse reazioni sugli altri corpi celesti e che potrebbe anche aiutare a spiegare alcune anomalie osservate al centro della Via Lattea.
Una di queste anomali è la nuvola di gas denominata G2 ed identificata nel 2014. La nube gassosa si è infatti spostata in una posizione relativamente vicina a Sagittarius A*, e se questo fosse davvero un buco nero supermassiccio, avrebbe dovuto essere distruggerla e trascinarla dentro le sue oscure e potenti fauci. Ma questo non è accaduto e la nuvola di gas ha continuato il suo cammino cosmico senza subire danni.
In questo nuovo studio dunque, i ricercatori ipotizzano che il motivo per cui G2 non sia stata divorata da Sagittarius A*, sia proprio perché quest’ultimo non è in realtà un buco nero, ma una massa di materia oscura.
Il team di ricerca è giunto a questa conclusione creando un modello simulato della Via Lattea in cui Sagittarius A* esiste come massa di materia oscura. Dalla simulazione della galassia con questa conformazione, è emerso che la Via Lattea potrebbe funzionare quasi come se al suo centro esistesse un buco.
Secondo i ricercatori questa oscura massa al centro della nostra Galassia, sarebbe composta da darkini, paricelle che apparterrebbero allo stesso gruppo dei fermioni e che potrebbero raggrupparsi formando la massa che forse vive nel cuore del nostro ammasso stellare.
La nostra visione della nostra stretta porzione di Universo, di quell’ammasso di stelle tra cui si trova il Sole, potrebbe essere molto diversa da come l’avevamo pensata. Questo nuovo studio potrebbe radicalmente cambiare la nostra conoscenza della Via Lattea.
Foto di Garik Barseghyan da Pixabay
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