Un farmaco simile al Viagra, ampiamente usato per il trattamento della disfunzione erettile, potrebbe avere un ruolo chiave nel trattamento di patologie cardiache potenzialmente fatali. Gli scienziati britannici hanno divulgato i risultati della loro ricerca dopo aver testato gli effetti del composto “tadalafil“, venduto come Cialis, sulle pecore.
Gli animali infatti non hanno fatto notare alcuno scompenso cardiaco una volta trattati con il farmaco, facendo anzi rilevare un netto miglioramento nelle condizioni del loro apparato circolatorio. “Questa scoperta è un progresso importante per la cura di una condizione devastante, che causa sofferenza a migliaia di persone in tutto il mondo“, ha affermato il professor Andrew Trafford, dell’Università di Manchester, autore principale dello studio.
Ha aggiunto che un ristretto numero di pazienti trattati con questo tipo di farmaco dimostrano che il tadalafil può essere efficace nel trattamento dell’insufficienza cardiaca, costituendo una possibile terapia. “È possibile che molti dei pazienti usino farmaci come il Viagra per trattare la disfunzione erettile abbiano involontariamente goduto di un effetto protettivo anche per il loro cuore“, ha detto il professor Trafford.
L’insufficienza cardiaca si verifica quando il cuore è troppo debole per pompare sangue sufficiente nel corpo; può essere causa di arresti cardiaci e in genere è determinato da anomalie genetiche. Le persone affette da insufficienza cardiaca fanno registrare tassi di decesso molto alti e soffrono di apnee notturne e gonfiori causati dal ristagno di liquidi nei polmoni.
Per lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, le pecore sono state dotate di pacemaker ed è stato loro indotto uno scompenso cardiaco avanzato abbastanza serio da richiedere un trattamento. Gli animali sono stati scelti perché hanno cuori strutturalmente simili a quelli degli umani.
Il Cialis ha quasi completamente annullato la causa biologica delle apnee nelle pecore con insufficienza cardiaca. La capacità del cuore di pompare il sangue in tutto il corpo infatti è notevolmente ridotta quando si lavora a ritmi più elevati, affaticando il cuore stesso. Tuttavia, il professor Trafford ha avvertito i pazienti di non intraprendere questo tipo di cura in maniera autonoma, nonostante sia ampiamente utilizzato, a causa di potenziali interazioni con altri farmaci.
Il professor Metin Avkiran, della British Heart Foundation, che ha finanziato lo studio, ha detto che i farmaci simili al Viagra sono stati inizialmente sviluppati come farmaci per il cuore: “sembra di essere tornati al punto di partenza, grazie a questi risultati che suggeriscono di poter fare molto per il trattamento di alcune forme di malattie cardiache“, ha detto. “Abbiamo bisogno di nuovi trattamenti sicuri ed efficaci per l’insufficienza cardiaca, una condizione debilitante che colpisce quasi un milione di persone solo nel Regno Unito“, conclude il professor Avkiran.
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