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La vista come finestra sul cervello: il legame tra problemi visivi e l’Alzheimer

L’Alzheimer è una malattia neuro degenerativa progressiva che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, con sintomi che vanno dalla perdita progressiva della memoria alla difficoltà nel pensiero e nel ragionamento. Mentre la ricerca si concentra principalmente sui cambiamenti cerebrali caratteristici della malattia, una crescente evidenza suggerisce che alcuni problemi visivi potrebbero essere tra i primi segnali di allarme. Circa 5,8 milioni di persone vivono con l’Alzheimer.

Questa malattia progressiva è la forma più comune di demenza ed è associata alla perdita di memoria e al declino cognitivo nelle regioni del cervello coinvolte nella memoria, nel pensiero e nel linguaggio. Si ritiene che l’Alzheimer sia causato da un accumulo anomalo di proteine ​​all’interno e attorno alle cellule del nostro cervello, ma non è ancora chiaro cosa scateni esattamente questo processo. Sebbene la perdita di memoria sia uno dei sintomi più noti dell’Alzheimer, gli esperti stanno ora esaminando più attentamente altri segnali precoci, tra cui problemi visivi.

 

Alzheimer, scoperto un legame con alcuni problemi visivi

Alcuni studi hanno suggerito che cambiamenti nella vista, come difficoltà nell’orientamento spaziale, nel riconoscimento dei volti o nella percezione del colore, potrebbero essere indicatori precoci della malattia. La vista non è solo un processo sensoriale separato; è strettamente collegata al funzionamento del cervello. Il cervello elabora le informazioni visive provenienti dagli occhi e le interpreta per creare una percezione del mondo intorno a noi. Pertanto, cambiamenti nella vista potrebbero riflettere alterazioni nel funzionamento del cervello stesso, compresi quelli associati all’Alzheimer.

Gli studi hanno dimostrato che i pazienti con Alzheimer spesso presentano anomalie nella regione del cervello responsabile dell’elaborazione visiva. Queste anomalie potrebbero influenzare la percezione visiva e portare a problemi come difficoltà nell’identificare oggetti familiari o nell’orientarsi in ambienti conosciuti. Gli scienziati stanno attualmente esaminando se i problemi visivi possano essere utilizzati come indicatori precoci per identificare i soggetti a rischio di sviluppare l’Alzheimer. Molti studi longitudinali stanno monitorando l’evoluzione dei sintomi visivi nei pazienti anziani per determinare se esistono correlazioni significative tra tali sintomi e lo sviluppo successivo della malattia.

Se i problemi visivi possono essere identificati come segnali precoci dell’Alzheimer, ciò potrebbe aprire la porta a una diagnosi più precoce e quindi a un trattamento più tempestivo. Identificare la malattia nelle fasi iniziali potrebbe consentire ai pazienti di accedere a terapie e supporti che potrebbero rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita. Sebbene la ricerca sull’associazione tra problemi visivi e Alzheimer sia ancora in corso, i risultati preliminari suggeriscono un legame significativo tra i due. Monitorare attentamente la vista potrebbe rivelarsi un’importante aggiunta alla valutazione del rischio di Alzheimer e potrebbe fornire preziose informazioni per la diagnosi e il trattamento precoci della malattia.

Immagine di Freepik

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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