In questo periodo, in cui una combinazione tra una scarsa esposizione alla luce solare dovuta ai vari lockdown e la scoperta che la vitamina D può essere di aiuto nel prevenire forme gravi di Covid-19, si è molto parlato di questo nutriente e di quanto la sua carenza possa essere pericolosa.
La vitamina D in realtà è un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine, le D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme in cui si può trovare sono la D2 (ergocalciferolo) e la D3 (colecalciferolo). L’ergocalciferolo è di provenienza vegetale, mentre il colecalciferolo è sintetizzato negli animali a partire dal colesterolo.
Questo importante gruppo di pro-ormoni, è fondamentale per la salute del nostro apparato muscolo-scheletrico poiché regola l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, e questo favorisce la formazione e la mineralizzazione delle ossa. Inoltre questo gruppo di pro-ormoni è importante per una una normale contrattilità muscolare, per la salute dei capelli e sembra che svolga un ruolo importante nel nostro sistema immunitario.
Recentemente è stato anche dimostrato che è in grado di proteggere il nostro organismo da malattie respiratorie ed è stata individuata una correlazione tra la carenza di vitamina D e formi gravi di Covid-19. Una delle principali complicazioni che insorge in seguito alla Covid-19 è infatti la sindrome da distress respiratorio acuto, che può essere aggravata dalla carenza di questo pro-ormone. La vitamina D di certo non impedisce che si contragga la malattia, ma sembra prevenire che questa sfoci in forme gravi.
La bassa esposizione alla luce solare dovuta allo smog, al contenuto di melatonina nella pelle, al fatto che passiamo ormai poco tempo al sole e all’aria aperta, e non solo peri lockdown, e una dieta poco equilibrata, sono tutte cause che possono condurre ad una scarsa produzione di vitamina D da parte del nostro organismo.
Secondo recenti studi infatti, la carenza di vitamina D è comune in gran parte della popolazione mondiale. Per questo spesso si consiglia di incrementarne l’assunzione, sia con integratori alimentari che con cibi che la contengono naturalmente o in cui vi è aggiunta.
Tra gli alimenti fortificati, con aggiunta di questo nutriente, in molti Paesi vi sono anche il latte ed il pane. In alcuni Stati il latte fortificato con vitamina D è obbligatorio per legge, mentre in altri è fortemente consigliato.
Ora il latte con aggiunta di vitamina D potrebbe arrivare anche in Italia. Parmalat ha infatti deciso di aggiungere questo prodotto alla sua linea di latte tradizionale UHT e microfiltrato. Il latte potrebbe infatti essere l’alimento ideale per combattere la carenza da vitamina D in quanto è un alimento che viene consumato quotidianamente da moltissime persone.
Come afferma Giuliano Gherri, direttore Marketing di Parmalat “questa innovazione è parte della campagna “Facciamo D Più” con cui vogliamo creare ancora più conoscenza attorno a questa preziosa sostanza e lo facciamo portando sulle tavole un’innovazione frutto di un intenso lavoro di ricerca e sviluppo”.
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