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Un cane domestico può essere molto d’aiuto in caso di ictus o infarto

Molte persone e famiglie decidono di acquistare o adottare un animale domestico, come per esempio un cane, per migliorare il proprio contesto di vita. E’ risaputo infatti che un animale da compagnia migliori notevolmente la vita di chi gli sta intorno, aiutandolo nei momenti difficili ed a raggiungere un maggior benessere psichico.

Secondo un recente studio dell’American Heart Association uno dei tanti benefici che si può ricevere vivendo con un cane è quello di aumentare la longevità della vita, soprattutto se si vive da soli e si è a rischio infarto o ictus. Scopriamo perché.

 

I benefici di avere un cane in casa

I risultanti dello studio provengono da una meta-analisi di quasi 70 anni di ricerca globale pubblicata nella rivista “Circulation”. La prima meta-analisi ha utilizzato i dati di quasi 4 milioni di persone negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada, Nuova Zelanda, Australia e Scandinavia, e la proprietà dei cani associati con un rischio del 24% ridotto di morte per qualsiasi causa e una riduzione del 64% rischio di morte dopo un infarto in particolare. Infatti, se il proprietario del cane ha avuto un infarto o un ictus, quella persona ha visto un rischio ridotto di morte del 31%, rispetto ai sopravvissuti all’evento cardiovascolare senza un cane.

“Avere un cane era associato con un aumento dell’esercizio fisico, livelli più bassi di pressione sanguigna e un migliore profilo del colesterolo nei precedenti rapporti”, ha scritto la dott.ssa Caroline Kramer, assistente professore di medicina presso l’Università di Toronto e endocrinologo presso il Mount Sinai Hospital.

Avere un cane però non è utile anche in questi casi specifici, bensì migliora la vita in generale, soprattutto di persone molto sedentarie e con difficoltà a relazionarsi.

“Sappiamo che l’isolamento sociale è un forte fattore di rischio per peggiori risultati sulla salute e morte prematura. Precedenti studi hanno indicato che i proprietari di cani sperimentano meno isolamento sociale e hanno più interazione con altre persone”, ha dichiarato Tove Fall, professore all’Università di Uppsala in Svezia, in una nota. “Inoltre, tenere un cane è una buona motivazione per l’attività fisica, che è un fattore importante nella riabilitazione e nella guarigione mentale.”

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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