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Vodafone e TIM e lo strano caso dell’utente sempre irraggiungibile

Forse non tutti sanno che c’è un problema, disguido, bug – chiamiamolo come ci pare – che affligge clienti Vodafone e clienti TIM. Personalmente, si tratta di una situazione che ignoravo e che non ritenevo possibile. Sono cliente di entrambi gli operatori telefonici da sempre e sempre con gli stessi numeri, sebbene il mio contatto principale sia quello del gestore rosso. Eppure, questo è ciò che capita.

Chi vi scrive ha un amico che ha attivato un numero TIM non più di un mese fa. Un numero nuovo di zecca. Dopo avermelo dato, abbiamo fatto le prove del caso. L’ho chiamato e la solita vocina di Vodafone mi avvisava che “l’utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile o il numero è inesistente“. Strano, molto strano, ci sorprendiamo noi! Va bene, può accadere che un numero nuovo debba essere attivato a tutto tondo o che debbano passare alcune ore prima che sia operativo al 100%.

Il mio amico, nuovo cliente TIM, prova a chiamarmi. Lui ci riesce. Tuttavia, non riesce a mandarmi messaggi. Va bene, attendiamo qualche ora, per il momento ci sentiamo su WhatsApp.

Non paga, però, di spiegazioni fornite dal nostro buon senso, ho deciso di interpellare i diretti interessati, ovvero i fornitori del servizio e del “disguido”. Continueremo a chiamarlo come tale anche se, onestamente, tutto sembra meno che un disguido.

Chiamiamo prima TIM, direttamente con il numero appena attivato. L’operatore telefonico dice che la linea è libera e che numeri appena attivati, alle volte, possono richiedere del tempo affinchè siano operativi. Se nell’arco di 2 o 3 giorni il “disguido” non si è risolto, di richiamare.

Chiamo poi Vodafone, il mio operatore, che mi dice più o meno le stesse cose. Io ho la linea libera, mi dà dei codici per resettare eventuali blocchi di chiamate in entrata e in uscita e che, se io ricevo ma non il mio amico no, il “disguido” è di TIM.

Sempre di più ci ritroviamo come palline da tennis ad un gioco di rimbalzi. 

Non ancora paga delle spiegazioni fornite dai diretti interessati, dopo aver provato i codici sblocco, aver richiamato Vodafone anche la mattina successiva alla scoperta del “disguido”, non mi do per vinta. Ho provato a cambiare telefono – mi era stato consigliato di provare anche questo tentativo – ma non è successo nulla. Il mio amico continuava ad essere irraggiungibile.

Sempre il mio amico, nuovo utente TIM ormai frastornato, si rivolge direttamente ad un centro TIM. Dopo aver fatto il reset della linea, aver appurato che il problema “potrebbe” essere TIM perchè, di fatto, lui chiama ma non riceve, viene rimandato a casa con il consiglio di tenere il telefono spento una mezz’ora e di riaccenderlo. Il telefono, il mio amico ormai diffidente, lo tiene spento un paio d’ore. Dopo aver riacceso, l’unico risultato riscontrabile è che ricevo io – Vodafone – i suoi messaggi ma io – Vodafone – non riesco ancora a chiamare lui – TIM.

Ormai la pazienza è finita. La ricerca online riscuote risultati simili a labirinti di utenti, sia Vodafone che TIM, smarriti nello stesso “disguido”. Addirittura, l’ultima ricerca da me effettuata dà come risultato un approdo su un forum TIM dove gli utenti espongono lo stesso problema. Ma nessuno che dia la soluzione. Certo è che una cosa l’abbiamo capita: quando si attiva un numero nuovo o ci si scambia il numero di telefono potrebbe accadere quanto esposto!

A questo punto, non resta che sentirsi con le varie applicazioni di messaggistica su linea dati. E’ una magra consolazione, però, soprattutto considerando che, nella vita, tutto può accadere e poter avere il beneficio di telefonare dovrebbe ormai essere addirittura scontato perchè linea o copertura buona da sostenere una chiamate non sempre viene fornita.

Come lo risolviamo, dunque, questo “disguido”? 

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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