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Su Marte potrebbero esserci dei vulcani di fango, proprio come sulla Terra

Marte, proprio come la Terra, presenta diversi tipi di vulcani. Sul Pianeta rosso ne esistono molti, uno dei quali ha creato la più grande montagna del Sistema solare: il gigantesco Monte Olimpo, alto 25 chilometri. Ma alcuni vulcani di Marte possono eruttare enormi quantità di fango piuttosto che roccia fusa, suggerisce un nuovo studio. Nell’emisfero settentrionale di Marte sono infatti presenti decine di migliaia di colline coniche, alcune delle quali sono sormontate da piccoli crateri.

Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che queste formazioni siano state create dai vulcani di fango, ma questa ipotesi è ancora difficile da confermare. Gli scienziati infatti ancora non conoscono abbastanza bene il modo in cui il fango sul Pianeta rosso agisca sulla caratterizzazione del panorama: tutto ciò che sappiamo di Marte è che è molto freddo, con una pressione atmosferica 150 volte inferiore a quella della Terra. Ed è qui che entra in gioco il nuovo studio: i ricercatori hanno fatto scorrere del fango lungo un pendio sabbioso in una camera di laboratorio che imitava le condizioni di Marte, fatta eccezione per la gravità, del 40% più forte di quella terrestre.

 

Gli studi non dimostrano che su Marte vi siano effettivamente rilievi nati da eruzioni fangose, ma senz’altro rafforzano questa teoria

I risultati sono stati sorprendenti, hanno affermato i membri del team di studio. “Sotto la bassa pressione atmosferica di Marte, i flussi di fango si comportano più o meno allo stesso modo delle colate di lava tipiche dei grandi vulcani delle Hawaii e dell’Islanda“, ha dichiarato l’autore principale Petr Broz, della Academy of Sciences ceca. “I nostri esperimenti dimostrano che anche un processo apparentemente semplice come un fiume di fango potrebbe essere molto diverso su Marte“, ha aggiunto.

Questo comportamento è determinato in gran parte dalla bassa pressione di Marte, che non può sostenere a lungo la sussistenza di acque superficiali liquide. Mentre l’acqua evapora, infatti, assorbe il calore e raffredda il fango rimanente. Il fango si congela dall’esterno, formando una crosta attorno ad un centro più liquido, hanno spiegato gli scienziati che hanno lavorato alla ricerca. Il fango non congelato all’interno di questo involucro può poi rompere la crosta, formando un nuovo strato. Tuttavia, i nuovi risultati non dimostrano in che le colline settentrionali di Marte siano dei vulcani di fango, ma sicuramente rafforzano questa idea, dimostrando che tale attività geologica è possibile su Marte.

Nello Giuliano

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