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Sfruttare i vulcani per combattere i cambiamenti climatici: Geoingegneria

Vi ricordate quando oltre 8 anni fa c’è stata l’Eruzione dell’Eyjafjöll, il vulcano islandese? Quello evento causo diversi danni, soprattutto al traffico aereo da e verso l’Europa, ma aveva anche prodotto effetti positivi. Le eruzioni vulcaniche maggiori liberano nell’atmosfera un quantitativo enorme di cenere la quale riesce, in parte, a riflettere le radiazioni dei raggi solari. Risultato? La temperature all’interno del pianeta si abbassa. Considerato tutto questo, sarebbe impossibile sfruttare questo a nostro favore per combattere i cambiamenti climatici?

Uno studio portato avanti da alcuni ricercatori e pubblicato sul Geophysical Research Letters ha preso in considerazione questa ipotesi. Si tratta di un’altra progetto inerente alla geoingegneria, una bracca che finora prevede più che altro approcci teorici, sopratutto per quanto riguarda i cambiamenti climatici. La dichiarazione di Ken Calderia, uno degli autori: “A nessuno piace l’idea di armeggiare intenzionalmente con il nostro sistema climatico su scala globale. Anche se speriamo che questi approcci non debbano mai essere utilizzati, è davvero importante capirli perché un giorno potrebbero essere necessari per aiutare ad alleviare la sofferenza.”

 

Vulcani vs cambiamenti climatici

I ricercatori hanno studiato diversi eventi realmente accaduti e alcune simulazioni fatte al computer. Ci sono state delle ovvie differenze come per il fatto che nella realtà la terra, dopo che l’eruzione è avvenuta, si raffredda più velocemente rispetto all’oceano e questo causa dei disturbi nel ciclo dell’acqua. Di fatto le precipitazioni diminuiscono creando difficoltà nei paesi coinvolti dalla nuvole di particelle che finisce per oscurare il cielo.

Quando un vulcano si spegne, la terra si raffredda sostanzialmente più velocemente dell’oceano. Ciò interrompe i modelli di pioggia in modi che non ci si aspetterebbe da un dispiegamento prolungato di un sistema di geoingegneria. Sebbene sia importante valutare le proposte di geoingegneria da una posizione informata, il modo migliore per ridurre il rischio climatico è ridurre le emissioni.

Giacomo Ampollini

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