Chiunque abbia avuto un contatto anche minimo con le moderne tecnologie si è sicuramente imbattuto in una password. È ormai prassi inserire la parola chiave che ci permette di sbloccare lo schermo del nostro smartphone, di prelevare contanti o di prenotare un esame all’università.
Strumento fondamentale per tenere in sicurezza molti degli aspetti più importanti della nostra quotidianità, le password possono causare grossi problemi in caso di smarrimento o addirittura in caso di “furto“. Oggi però, sembra che si stia andando verso la creazione di strumenti tesi a superare questi inconvenienti.
Il World Wide Web Consortium ha approvato WebAuthn, un nuovo standard di autenticazione che mira a sostituire la password come modo per proteggere gli account online. Questo strumento è già supportato da molti browser, tra cui Chrome, Firefox e Safari.
WebAuthn consente ai siti web di comunicare con un dispositivo di sicurezza per permettere all’utente di accedere al servizio richiesto. Questo dispositivo può consistere in una chiavetta di sicurezza che si collega ad una porta USB, oppure ad un dispositivo biometrico più complesso che consente un ulteriore livello di verifica (ad esempio un’impronta digitale).
L’aspetto più importante è che WebAuthn è più sicuro delle password cui si ricorre per la maggior parte dei siti web, oltre ad essere sicuramente più semplice rispetto a dover ricordare una serie di caratteri.
Dopo la sua approvazione, si auspica che sempre più siti web integrino questo standard. Dropbox è stato uno dei primi a farlo, seguito a ruota da Microsoft. Le password però non sono ancora sul viale del tramonto, anche se con WebAuthn è stato compiuto un enorme passo avanti verso una valida alternativa.
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