All’inizio della scorsa settimana, YouTube ha annunciato che verranno apportate una serie di modifiche al regolamento per la pubblicazione sulla piattaforma di contenuti relativi ai disturbi alimentari.
È già da tempo che la piattaforma video di Google ha rimosso tutti i contenuti in cui si promuovono i disturbi alimentari o li si mostrano come qualcosa di positivo. In aggiunta a ciò, le nuove Linee guida della community di YouTube, proibiranno anche i contenuti che presentano comportamenti correlati ai disturbi alimentari, come rigettare dopo aver mangiato o contare ossessivamente le calorie.
Insomma saranno bannati tutti quei video in cui si mostrano comportamenti o azioni che potrebbero essere imitati, o di ispirazione, per gli utenti a rischio. Saranno fatte delle piccole eccezioni solo per quei video che presentano tali “comportamenti imitabili” nel contesto e ai fini del recupero di pazienti con disturbi alimentari. Per questi video, YouTube limiterà l’accesso consentendolo solo ad alcuni utenti maggiorenni.
Il nuovo regolamento di YouTube, è stato sviluppato assieme alla National Eating Disorder Association statunitense e altre organizzazioni no profit. Lo scopo di queste nuove linee guida è quello di permettere che “YouTube crei spazio per il recupero e le risorse della comunità, continuando al contempo a proteggere i nostri spettatori”, come ha dichiarato Garth Graham, il Global Head of Healthcare di YouTube, alla CNN.
Oltre a rimuovere alcuni video, o limitarne l’età per la visione, YouTube prevede di aggiungere anche dei banner che indirizzino gli utenti a delle risorse di aiuto per i disturbi alimentari, che appariranno sotto i contenuti relativi a tali argomenti. Inizialmente i banner saranno presenti in nove paesi, per essere poi aumentati in futuro.
E non è tutto. Youtube infatti invierà anche delle notifiche agli utenti i cui video vengono rimossi perché violano le nuove norme sui disturbi alimentari. Nello specifico saranno inviati all’utente dei consigli su come creare contenuti che abbiano meno probabilità di danneggiare gli altri utenti.
Ora la vera sfida per YouTube sarà quella di riuscire a identificare tutti i video dannosi e distinguerli da quelli i cui contenuti sono invece per promuovere il recupero da tali malattie. L’azienda afferma che a questo scopo sarà utilizzata sia la moderazione umana che quella automatica. Vedremo dunque cosa accadrà nelle prossime settimane, quando questa nuova politica verrà implementata a livello globale.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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