Smartphone

Acqua nello smartphone: ecco cosa fare e (soprattutto) come salvarlo

Molto spesso leggiamo su  Internet  casi in cui uno smartphone è entrato in contatto con l’acqua e si è bruciata la scheda madre o rotto il display. L’acqua, infatti, è proprio uno dei casi più frequenti e allo stesso tempo difficili da risolvere, in quanto può colpire diversi punti critici.

 

Lo studio in America

Dopo il tremendo uragano del 30 Agosto 2017 in Texas, che ha provocato oltre 30 morti, vista la quantità di cellulari che sono entrati in contatto con l’acqua, sono stati condotti vari studi e approfondimenti su cosa evitare di fare e le possibili soluzioni. Le soluzioni, successivamente proposte non sono valide nel caso in cui il device entri in contatto con l’acqua del mare, poichè i sali in essa contenuti possono portare in meno di un giorno a distruggere tutti i componenti elettronici all’interno. In questo caso, l’unica soluzione è provare a sciacquarlo con acqua calda per rimuoverli, anche se le possibilità di successo sono comunque scarse.

 

Cosa fare e cosa non fare

Per prima cosa, appena il cellulare entra in contatto con l’acqua, se rimane acceso, bisogna subito spegnerlo. Nel caso contrario, bisogna lasciarlo spento perchè il vero fattore che causa i problemi critici non è l’acqua all’interno ma l’elettricità in contatto con essa.

Il cellulare va lasciato asciugare spento. Ci possono volere anche diversi giorni e l’esito può essere incerto, ma rimane una delle soluzioni migliori. Il riso, al contrario di come si pensi, assorbe maggiore acqua, ma lascia l’amido nel cellulare e questo può causare ulteriori problemi.

La soluzione migliore, però, per tentare di salvare lo smartphone è l’essiccamento sotto vuoto, fatto in una struttura apposita e con personale specializzato. In uno spazio grande poco meno di una scatola di scarpe, va messo sottovuoto il telefono e riscaldato. La temperatura con cui riscaldarlo dipende dalla pressione, minore è quest’ultima minore sarà la temperatura necessaria. Con questo metodo, l’acqua all’interno dovrebbe evaporare permettendo di salvare i componenti più importanti del device. Grazie a questo metodo, diversi cellulari colpiti dopo l’uragano in Texas sono stati riparati.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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