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Tim tornerà alla fatturazione mensile, ma ci saranno delle sorprese

Molti di voi avranno sicuramente sentito parlare negli scorsi mesi delle attività definite illecite tenute da tutti i gestori per quanto riguarda il sistema di fatturazioni. Sono mesi oramai che se ne parla e pare che la faccenda ora stia per giungere al termine. Ricordiamo infatti che proprio per queste attività dei gestori era stata istituita una legge, la 172/1 che sanciva espressamente il divieto ai gestori telefonici di utilizzare un tipo di fatturazione a 28 giorni o 4 settimane. Nonostante la legge, la situazione negli ultimi mesi è rimasta pressoché invariata per tutte le varie aziende. Nell’occhio del ciclone infatti c’erano proprio tutte le aziende: Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.

Nessuna azienda ha infatti preso provvedimenti perchè nella legge era stato introdotto anche un limite di tempo per attuare una soluzione. Questo limite era stato fissato al 5 aprile 2018. Il termine si sta quindi avvicinando e le aziende sono quindi costrette ad attuare le opportune modifiche alle loro tariffe. La prima a far voce sulla faccenda è stata proprio Tim. la quale ha esposto quali saranno i metodi e le condizioni di fatturazione in vigore a partire dal primo aprile. Tornerà la fatturazione mensile ma ci saranno anche delle sorprese che sicuramente non faranno piacere.

Torna la fatturazione mensile per Tim

Come già detto, Tim è stata la prima azienda di telefonia che ha deciso di far chiarezza in merito al problema delle fatturazioni. L’azienda ha cercato di prendere tutto il tempo a disposizione ma arrivati a gennaio 2018 a pochi mesi dalla scadenza ha dovuto cedere. Tim tornerà finalmente ad adottare il metodo di fatturazione mensile. Di conseguenza gli utenti Tim non dovranno pagare più 13 canoni annuali ma solamente 12. Era proprio questa la motivazione per la quale la bufera era scoppiata qualche tempo fa. Purtroppo però il gestore non si è limitato a dire solo che la fatturazione sarà ogni trenta giorni e non più ogni 28, ma ha anche aggiunto un piccolo dettaglio.

Il gestore telefonico Tim è stato il primo a metter chiarezza sulla faccenda delle fatturazioni. Come previsto dalla legge, infatti, il gestore sarà costretto a reintrodurre un sistema di fatturazione mensile a discapito dell’attuale fatturazione a 28 giorni o quattro settimane. Nonostante ciò ci sono delle sorprese. Ci sarà un canone in meno da pagare all’anno ma il costo di questi aumenterà dell’8,6%. Una mossa da parte di Tim per guadagnare la tessa cifra in maniera “legale.

Parliamo di un dettaglio che può essere considerato più che altro una presa in giro dalla maggior parte dei clienti. Questo perchè, a partire dallo stesso giorno in cui sarà reintrodotta la fatturazione mensile saranno anche aumentati i costi dei canoni mensili. Era una cosa che in molti già avevano preannunciato e che nelle ultime ore è stata confermata dall’azienda stessa. Si tratta di un aumento dell’8,6%. Parliamo di una mossa che non fa altro che rendere totalmente inconsistenti i risparmi dei clienti. Se da una parte infatti si avranno dei risparmi per una fattura in meno, gli stessi saranno dilazionati nelle altre 12 fatture, il risparmio è quindi solo apparente.

Che fine faranno i rimborsi ?

Ebbene sì, Tim ha pensato ad un modo “legale” per ottenere gli stessi guadagni dalle proprie fatture e non ha perso tempo ad informare i suoi clienti di questa condizione. Silenzio è stato fatto però per quanto riguarda uno degli argomenti più importanti della faccenda. Ovvero quello dei rimborsi. Nella delibera emanata da AGCOM, infatti, si multava Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb con una sanzione di poco più di un milione di euro per non aver rispettato la legge riguardante la fatturazione mensile. Proprio in merito di ciò si parlò anche di un indennizzo per tutti i clienti che hanno dovuto pagare ingiustamente soldi extra in questi mesi.

C’è un argomento in particolare sulla quale l’azienda della Tim non ha proferito alcuna parola. Stiamo parlando del tema dei rimborsi. Se ben ricordate, infatti, AGCOM, aveva costretto tutti i gestori a pagare una molta e a risarcire tutti i clienti dei soldi detratti illegalmente nel momento della prima fattura a 30 giorni. Come si comporteranno i gestori di fronte a questa richiesta ? Al momento tutto tace.

In particolare ogni gestore telefonico, secondo quando detto da AGCOM, dovrebbe impegnarsi a risarcire i propri clienti della somma detratta ingiustamente a partire dall’emissione della prima fattura a 30 giorni. Ovviamente non sappiamo quello che faranno i vari operatori di fronte a questa richiesta. Ciò che possiamo dire è che ad oggi nessun tipo di operatore ha deciso di dire qualcosa a riguardo. Neanche Tim stessa all’interno del suo comunicato ha deciso di dare spiegazioni. Restate in attesa per ulteriori aggiornamenti.

Francesco Bassetti

Studente universitario di biotecnologie appassionato al mondo Apple e della tecnologia in generale

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