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Recensione DJI RS 2: il miglior stabilizzatore gimbal al mondo

DJI RS 2 è a tutti gli effetti il miglior stabilizzatore gimbal professionale al mondo, sia per qualità costruttiva, che per stabilizzazione o funzionalità intrinseche allo stesso. La versione appena commercializzata punta a sostituire l’ottimo DJI Ronin S visto negli anni precedenti, riuscendo a migliorarlo sotto ogni punto di vista.

La prima novità la ritroviamo nell’estetica del terminale, è infatti realizzato con fibra di carbonio monoscocca, atta a conferirgli un aspetto estetico decisamente più aggressivo ed elegante (grazie anche alla presenza di una bellissima linea rossa che lo percorre sul bordo), oltre che naturalmente a portare una forte riduzione del peso finale. I bracci sono rivestiti in teflon per rendere il movimento più fluido.

Il solo DJI RS 2 è 1,3kg, davvero leggerissimo, utilizzabile per lunghe giornate di riprese senza mai stancare l’operatore; le dimensioni sono complessivamente in linea con le aspettative, raggiunge 260 x 265 x 70 millimetri (senza impugnatura) da chiuso, per estendersi fino a 410 x 260 x 195 millimetri una volta aperto.

Esteticamente è davvero bellissimo, piacevole al tatto, facile da trasportare grazie alla comodissima e dettagliatissima borsa inclusa in confezione. Un miglioramento azzeccato su tutta la linea, abbiamo sicuramente apprezzato la grande attenzione di DJI ai piccoli dettagli, come la facilità di montaggio/calibrazione della camera. Per rendere il DJI RS 2 più utilizzabile in mobilità, l’azienda ha pensato di modificare il sistema di calibrazione, di aggancio/sgancio della piastra o il blocco dei bracci, riuscendo a rendere più rapido tutto il processo, riducendo di molto i tempi anche per un utente meno esperto.

Spostando l’attenzione verso il basso incrociamo la seconda novità del terminale, un piccolo display IPS LCD da 1,4 pollici, completamente a colori e touchscreen. La risoluzione è discreta, la luminosità deve essere impostata manualmente, ma si vede benissimo sotto la luce solare diretta. Nella vicinanze trovano posto il pulsante di accensione/spegnimento, il pad per il controllo del gimbal, il tasto M ed il tasto di registrazione; sul lato sono integrate le porte RSA come supporti NATO per una maggiore compatibilità con accessori (anche di terze parti). Posteriormente, invece, spuntano il pulsante personalizzabile ed il focus ring/zoom, al quale, come al precedente, si possono assegnare svariate funzioni.

Continuando a scorrere il DJI RS 2 verticalmente, notiamo infine la presenza di una impugnatura estraibile con incastonata all’interno la batteria da 1950mAh. Finalmente il gimbal potrà essere ricaricato senza collegarlo integralmente alla presa a muro, basterà scollegare l’impugnatura e provvedere alla ricarica tramite la porta USB di tipo C presente alla sua base. La durata della carica è più che soddisfacente, garantisce circa 12 ore di utilizzo continuativo, con ricarica rapida 24 watt (si caricherà dell’80% in 1 ora e del 100% in 1,5 ore).

 

Funzioni ed utilizzo

Il focus del DJI RS 2 è mirato verso un pubblico professionista, che va ben oltre l’utilizzo dello stabilizzatore per riprese domestiche o amatoriali. Per questo motivo, sebbene la stabilizzazione del Ronin S fosse fantastica, l’azienda ha voluto cercare di andare ancora oltre, introducendo l’algoritmo Titan per rendere le riprese più fluide che mai, ed il cosiddetto SuperSmooth. Questa è una modalità ultra-stabilizzata attivabile dal Ronin RS2 stesso, che compensa i micromovimenti, e riesce a migliorare la coppia offrendo la possibilità di stabilizzare le riprese anche con un’ottica da ben 100 millimetri. Una miglioria fantastica, i video girati con il gimbal sono assolutamente migliori in circolazione, non possiamo recriminare nulla all’azienda sotto questo specifico punto di vista.

Nel momento in cui collegherete la macchina al terminale, potrete anche sfruttare una nuova messa a fuoco 3D, con l’integrazione di sensori ToF, il cui scopo è di misurare la distanza tra l’obiettivo ed il soggetto, nell’idea di riuscire a realizzare immagini nitide anche con scarsa luminosità. I risultati sono interessanti ed in linea con la fascia di prezzo, in questo caso non abbiamo notato un gran miglioramento rispetto al Ronin s, ma siamo ugualmente a livelli elevatissimi.

Il carico massimo sopportabile è di 4,5kg, mentre le velocità di rotazione degli assi sono tutte uguali, raggiungono 360 gradi al secondo, naturalmente se impostato in modalità Sport.

Il vero plus del DJI RS 2 è comunque rappresentato dal DJI RavenEye, un trasmettitore di immagini a distanza, che permette di controllare da remoto i parametri della camera. Il collegamento è semplicissimo, e può avvenire in pochissimi passaggi. Una volta posizionato, l’accessorio (che se non acquistato in versione combo ha un prezzo di circa 150 euro) permetterà di raggiungere 2 funzioni importantissime:

  • Active Track 3.0 – avete capito bene, con il DJI Ronin RS2 si potrà attivare il tracciamento del soggetto direttamente dallo schermo presente sul dispositivo stesso (naturalmente potete anche utilizzare l’app), una comodità incredibile che rende la vita molto più semplice in mobilità, e funziona davvero benissimo.
  • Trasmissione Video – dopo aver aperto l’app su smartphone/tablet ed esservi collegati alla rete WiFi creata dal RavenEye, potrete visualizzare ciò che la macchina sta riprendendo in streaming a 1080p fino ad una distanza massima di 200 metri, e con latenza di soli 60ms. Il funzionamento è perfetto, senza alcuna sbavatura.

Queste sono le novità che valgono l’acquisto della versione Pro Combo, poiché nella Standard il suddetto accessorio non è incluso.

Volendo approfondire le funzionalità raggiungibili sempre dal dispositivo, non dimentichiamoci di Time Tunnel (combinazione di Roll 360 e hyperlapse), il Roll 360, il Timelapse, il Track (si crea un percorso stabilito da far eseguire in automatico), per finire con il Panorama 3X3 o la modalità Ritratto (il dispositivo passa in automatico in modalità verticale).

L’applicazione da utilizzare in abbinata è sempre DJI Ronin, non presenta particolari novità o differenze da quanto osservato nella recensione del Ronin SC (è stato solo migliorato Force Mobile con una minore latenza). L’interfaccia è pulitissima, semplice ed alla portata dell’utente, forse la traduzione in italiano non è il suo punto di forza.

 

DJI RS 2: conclusioni

In conclusione DJI RS 2 è indubbiamente il miglior stabilizzatore gimbal, il prezzo è elevato, parliamo di almeno 749 euro (come tutti i prodotti DJI), ma è sicuramente centrato per la qualità generale dello stesso, e per il pubblico di professionisti a cui è rivolto. L’introduzione del RavenEye apre un nuovo mondo di possibilità per i creator, fatto di semplicità e di funzioni smart che renderanno davvero molto più semplice ogni lavoro. DJI ha fatto centro, è riuscita a raggiungere livelli inimmaginabili fino a qualche anno fa.

Di seguito la nostra videorecensione ed i punteggi conclusivi.

DJI RS 2

769 euro
8.8

Design e ergonomia

9.5/10

Stabilizzazione

10.0/10

Funzioni

9.0/10

App mobile

7.0/10

Batteria

8.5/10

Pros

  • Design bellissimo ed aggressivo
  • Leggerissimo e relativamente piccolo
  • Nuove funzioni migliorano ancora l'usabilità in mobilità
  • Batteria performante
  • Stabilizzazione complessivamente da urlo

Cons

  • Prezzo
  • Applicazione mobile non perfetta e tradotta a volte male in Italiano
  • Non tutte le camere sono compatibili con ogni funzione
Denis Dosi

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