Asus Zenfone 8 non è uno smartphone come tutti gli altri, rappresenta una svolta importante nel mondo dei top di gamma, dato il suo essere estremamente compatto, nonché in vendita ad un prezzo complessivamente accessibile, pari a circa 699 euro.
Le dimensioni sono chiaramente il suo punto di forza, con un peso di 169 grammi, il prodotto raggiunge 148 x 68,5 x 8,9 millimetri, la portabilità è a livelli estremi, si può tranquillamente posizionare nella tasca dei pantaloni, nonché pensare addirittura di utilizzarlo con una sola mano; non è sottilissimo, ma niente che possa inficiare l’esperienza complessiva.
La back cover è realizzata in vetro Gorilla Glass 3 con finitura opaca, la quale non trattiene troppo le impronte, molto elegante alla vista e diversa dal trend del momento. Se proprio appare essere troppo “basic“, ovvero non riesce a distinguersi dalla massa, considerato che nel 2021 tanti produttori stanno spingendo proprio in questa direzione. Il modulo delle camere non è particolarmente in rilievo, se posizionato su un piano di lavoro non ballerà più di tanto.
Sui bordi troviamo tutta la connettività, sul lato destro sono posizionati i tasti di accensione/spegnimento (con una colorazione e finitura molto belle) e del volume, tutto il resto è posizionato inferiormente, con USB type-C 2.0, altoparlante, jack da 3,5 millimetri e LED di notifica.
Anteriormente è stato posizionato un display relativamente piccolo, parliamo di un AMOLED da 5,9 pollici con risoluzione FullHD+ (2400 x 1080 pixel), tempo di risposta di 1 millisecondo, protezione Gorilla Glass Victus e supporto HDR10/HDR10+. Il rapporto d’aspetto di 20:9 permette una sorta di infinity display, con bordi estremamente ridotti, con un schermo/corpo di circa il 90%. I dettagli e la nitidezza sono in linea con la fascia di prezzo di posizionamento, senza però riuscire a distinguersi.
Discorso diverso per la gamma dinamica, grazie al supporto al 112% della DCI-P3, al 107% della NTSC e al 151,9% della sRGB, abbiamo colori molto rispettati, ben definiti e tarati, con tantissime sfumature visibili. La frequenza di aggiornamento adattiva fino a 120Hz completa l’opera, garantendo una fluidità decisamente elevata ed un’esperienza complessivamente di alto livello. La luminosità massima di 1100nits è più che sufficiente per un utilizzo sotto la luce solare diretta; segnaliamo il supporto all’always-on-display con visualizzazione delle icone delle notifiche.
Sotto il cofano troviamo il processore Qualcomm Snapdragon 888, un octa-core con frequenza di clock a 2,84GHz e processo produttivo a 5 nanometri, accoppiato con la GPU Adreno 660. Le configurazioni acquistabili sono diverse, si potrà scegliere tra 6/8/16GB di RAM LPDDR5 e 128/256GB di memoria interna UFS 3.1, non espandibile. L’Asus Zenfone 8 si è comportato alla perfezione in ogni condizione di utilizzo, sia in ambito gaming che lavorativo, senza mostrare tentennamenti o rallentamenti di alcun tipo; il surriscaldamento non ha presentato negatività particolari da segnalare.
Lo sblocco del dispositivo può avvenire in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali sotto il display, o il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi la velocità è molto buona, migliore per quanto riguarda lo sblocco con l’impronta, ma comunque in linea con i concorrenti diretti.
Il carrellino delle SIM integra due slot, da utilizzare solo per le nanoSIM (non l’espansione della memoria), l’Asus Zenfone 8 ha anche certificazione IP68. La connettività è invece rappresentata dal 5G, il WiFi 6E dual band, il bluetooth 5.2, il chip NFC ed il jack da 3,5 millimetri. Come anticipato, il connettore USB type-C inferiore non presenta uscita video.
L’audio è stereo, viene sfruttata anche la capsula auricolare, per raggiungere complessivamente un volume abbastanza elevato, in grado di soddisfare le esigenze di un ambiente da 15/20 metri quadrati. Il dettaglio e la nitidezza sono nella media, i bassi si sentono molto poco, come su tanti altri smartphone della stessa fascia di prezzo.
Il comparto fotografico di Asus Zenfone 8 è composto da soli due sensori, suddivisi in un principale da 64 megapixel, con apertura F1.8 e stabilizzatore ottico integrato, seguito a ruota dal grandangolare da 12 megapixel con apertura F2.2, il cui compito è di fungere anche da macro per gli scatti fino a 4 centimetri.
L’idea di Asus è stata di ridurre al massimo il numero di fotocamere, che come ben sapete occupano tanto spazio all’interno del dispositivo, lavorando molto sulla post-elaborazione software. In condizioni di forte luminosità il prodotto estrapola immagini da vero e proprio top di gamma, non sarà al livello del Find X3 Pro, ma non possiamo che essere soddisfatti del livello raggiunto, in confronto al prezzo finale di vendita. Gli scatti sono abbastanza dettagliati, nitidi e precisi; la gestione delle forti luci non è sempre perfetta, come anche il bilanciamento del bianco. La gamma dinamica è in linea con le aspettative e la saturazione non è mai eccessiva, nemmeno con l’intelligenza artificiale attivata.
Quando la luminosità va calando, gli scatti difficilmente saranno mossi, grazie alla presenza dello stabilizzatore sul sensore, il rumore digitale si vede abbastanza tardi, mentre nitidezza e dettaglio restano in linea con la situazione precedente. Non è al livello di smartphone che vengono venduti al doppio del suo prezzo, però riesce a cavarsela egregiamente, strappando ottime immagini.
La modalità notturna è automatica, con regolazione autonoma della durata dell’esposizione, di base gli scatti sono discreti per dettaglio, nitidezza e luminosità generale. Attivandola si nota un’ottima differenza, con un netto miglioramento rispetto alla situazione originaria, sopratutto per luminosità e dettaglio.
I video possono essere registrati al massimo in 8K a 24fps, con stabilizzazione sia elettronica che ottica. La qualità generale è in linea con quanto appena raccontato, come al solito ci soffermiamo su autofocus e stabilizzazione. Nel primo caso abbiamo notato una eccellente messa a fuoco in ogni condizione di luce, sia con scarsa che con forte illuminazione, il prodotto è sempre stato in grado di seguire alla perfezione i soggetti, senza mai perdere un colpo. La stabilizzazione è altrettanto interessante, il mix funziona molto bene, permettendo di registrare senza troppi patemi anche camminando; è presente una modalità ultra-stabilizzata, sebbene le differenze tra le due rese siano pressoché minime.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 12 megapixel con apertura F2.45, le immagini sono molto buone, con dettaglio e nitidezza di livello elevato. La sfocatura dello sfondo avviene correttamente, il soggetto viene scontornato senza troppi problemi o difficoltà. E’ una camera in linea con la fascia di prezzo, per la quale sottolineiamo la possibilità di registrare in 4K a 30fps.
Il sistema operativo è Android 11, con personalizzazione grafica ZenUI, e patch aggiornate a Marzo 2021. L’interfaccia è stata molto migliorata nel corso degli anni, raggiungendo uno stato attuale abbastanza completo di funzioni, con menù aggiornati e non troppo diversi dal trend del momento. La personalizzazione è accurata, si possono modificare le icone, cambiare i temi, scegliere le gesture, programmare l’utilizzo del tasto di accensione e similari. La navigazione è fluida e quasi esente da rallentamenti, non sarà l’interfaccia più completa al mondo, però dobbiamo ammettere essere molto piacevole utilizzarla.
La batteria è un componente non removibile da 4000mAh, con ricarica rapida a 30 watt e senza wireless. L’autonomia è leggermente inferiore alla media, difficilmente abbiamo raggiunto le 3 ore e 30 minuti di display attivo standard dei nostri test, ammettendo però di aver sempre always-on-display e frequenza di aggiornamento a 120Hz. Riducendo i consumi si possono raggiungere tempistiche più dilatate.
In conclusione Asus Zenfone 8 è lo smartphone da acquistare subito se volete un top di gamma compatto, questa è la sua caratteristica principale, sopratutto in un momento storico in cui i dispositivi mobile sono sempre meno “portabili”. Il prezzo di 699 euro di listino per la variante 8/128GB, lo riteniamo più che adeguato per la qualità offerta, sia in termini prestazionali che fotografici. Gli handicap sono davvero pochissimi e riguardano quasi completamente dettagli “tecnici”, come la memoria non espandibile, l’assenza dell’uscita video e similari; nulla da dire invece all’esperienza complessiva, un vero top.
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