BPM: Bullets Per Minute è uno sparatutto in prima persona, dal ritmo forsennato e rock, sviluppato da Awe Interactive, da poco rilasciato per Xbox e PlayStation, dopo essere stato commercializzato per PC nel 2020, con richiami allo stile di gioco visto nei più classici DOOM.
Il titolo di base non presenta una vera e propria trama, nè costrutto narrativo che funge da collegamento, già lo capiamo dal menù iniziale, con l’indicazione di una nuova “Corsa“, non una partita vera e propria. L’utente impersonerà perlopiù Goll, una bionda valchiria inizialmente armata di una semplice 9 millimetri, catapultata all’interno di un dungeon composto da svariate stanze. Nel corso dell’esperienza, e al superamento di determinati obiettivi, sarà possibile sbloccare altri personaggi, con abilità completamente differenti. L’unico obiettivo sarà quello di sconfiggere le orde di nemici infernali, che stanno tentando di invadere il mondo di Asgard, con tanto di boss finale, per giungere al completamento del livello, nient’altro.
Il comparto tecnico è forse il lato più traballante di BPM: Bullets Per Minute, gli sviluppatori non hanno voluto puntare troppo sulla qualità dei dettagli e sui modelli poligonali, se non giocando sapientemente con le palettes dei colori. Tonalità molto accese con forti contrasti la fanno sicuramente da padroni in un titolo votato completamente all’azione, ed assolutamente riconoscibile (in un momento storico in cui tanti giochi si assomigliano tra loro); una scelta in controtendenza e coraggiosa, che appaga sicuramente alla vista e nel corso dell’esperienza complessiva.
L’ambientazione è quasi unica, come indicato l’utente viene catapultato in un dungeon da esplorare, sarà facile spostarsi sfruttando la mappa in alto nella schermata di gioco, nelle cui stanze si incroceranno orde di nemici agguerriti, da sconfiggere sino all’ultimo.
Esteticamente, la qualità degli avversari lascia abbastanza a desiderare, il design è tutt’altro che originale, non si nota una così grande varietà, né i dettagli appaiono essere troppo precisi. Sono tutte valutazioni che esulano dallo scopo finale del gioco, ovvero un’azione sfrenata, in altre parole quanto scritto passerà sicuramente in secondo piano.
BPM: Bullets Per Minute ha natura principalmente di rhythm game, ovvero un titolo in cui l’utente deve eseguire determinate azioni a ritmo di musica, per raggiungere specifici obiettivi (nel nostro caso sparare colpi speciali, o evitare gli attacchi nemici). La colonna sonora è il fulcro centrale dell’esperienza, ed è assolutamente l’altro tratto distintivo; una musica rock da sparare a tutto volume, dal ritmo sempre incalzante, diversa di livello in livello. Qualitativamente molto buona, coinvolge e porta l’utente a seguirla passo per passo; non temete, se non avete il ritmo nel sangue, gli sviluppatori hanno inserito indicatori a schermo.
Inutile dire che BPM: Bullets Per Minute è un gioco consigliato solo per gli utenti alla ricerca di un’esperienza unica, molto simile al suddetto DOOM, a tratti anche più complessa. I vari livelli sono composti da una serie di stanze collegate tra loro, all’interno delle quali si trovano sempre più nemici da sconfiggere; una volta eliminati tutti, compare al centro della stanza un forziere con una ricompensa (generata casualmente), nella maggior parte dei casi una moneta, raramente potenziamenti o salute.
Esplorando il dungeon si possono scovare casse chiuse a chiave (elargite nel precedente modo), una biblioteca dove si imparano nuove tecniche, piccoli altari a cui fare un’offerta per ottenere un potenziamento speciale (spendendo monete o chiavi), ma anche due negozi. Le monete da utilizzare possono essere solamente vinte liberando le stanze, e verranno sfruttate per acquisire nuove armi o rigenerare parte della vita.
In nessun altro modo la salute può essere ripristinata, il titolo ha l’innata natura roguelike, sia per quanto riguarda la morte completa (quindi la singola vita) all’azzeramento della barra, che per il non trovare indicazioni o un senso particolare nei livelli da esplorare, come lo scopo finale dell’esperienza, arrivare al boss e sconfiggerlo. La difficoltà complessiva è per questo molto elevata, già impostandola su Easy, non è possibile sbagliare, altrimenti si dovrà ricominciare daccapo.
Il gameplay ruota interamente attorno alla musica, sarà importante seguire il ritmo mentre si spara o si evitano i colpi dei nemici, riuscendo a raggiungere uccisioni facilitate e schivate perfette. Questo meccanismo lo ritroviamo ad esempio anche nel caricamento dell’arma, tutte sono diverse e sarà necessario ascoltare la musica, o guardare gli indicatori a schermo. Il livello è corredato da un moltiplicatore di punti, in countdown quando non si uccide nessuno, utile per confrontare i punteggi con i tentativi precedenti. Non è possibile mirare o fare nulla, solo muoversi, saltare ed evitare di venire colpiti (ogni ferita costerà il 25% della vita totale).
La varietà delle armi è più che adeguata per un’esperienza del genere, si possono acquistare in negozio, o scovare nei forzieri, e non presentano costi particolarmente elevati. Le munizioni fortunatamente sono infinite, appunto per incrementare il ritmo e l’azione, mentre per variare il più possibile l’esperienza, gli sviluppatori hanno integrato alcuni incantesimi difensivi ed offensivi.
Come tutti gli oggetti possono essere acquistati o trovati nei forzieri, e garantiscono un ecosistema sicuramente esteso, con tanti approcci differenti, anche semplicemente avviando lo stesso livello più volte. Manca, come era logico, una progressione del personaggio, sebbene abbia delle abilità di base, come la velocità, la portata dei colpi, il quantitativo di danni o la velocità di movimento, potenziabili all’interno della medesima “corsa”.
In conclusione BPM: Bullets Per Minute è un titolo che vale sicuramente l’acquisto, consigliato per gli amanti dei roguelike, della musica rock, e per tutti coloro che vogliono godere un’esperienza molto vicina a DOOM. Un insieme sicuramente molto accattivante ed in grado di soddisfare gli utenti più esigenti, che spinge ad un ritmo sfrenato, condito con una buona varietà di nemici, una caratterizzazione del personaggio (con abilità, potenziamenti ed incantesimi), per finire con eccellente colonna sonora e armi disponibili.
Dall’altro lato della medaglia sentiamo forse la mancanza di una maggiore attenzione al comparto grafico, i nemici non sono bellissimi da vedere, i modelli non sono molto precisi, ed le palettes dei colori molto spinte potrebbero non piacere a tutti. Il gioco è disponibile su PC (al prezzo di 16,79 euro) e su Xbox/PS5 a cifre inferiori ai 30 euro, una spesa irrisoria per l’esperienza complessiva, è assolutamente da non perdere.
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