Call of Duty: Modern Warfare 3 ha fatto discutere la community sin dal primo giorno, dopo essere stato accusato di essere solo una mera espansione del capitolo precedente, ma venduta a caro prezzo, che non porta grandi novità a disposizione del consumatore finale, se non il multiplayer più divertente e completo degli ultimi anni. Vediamo tutto da vicino con la nostra recensione approfondita.
Partiamo subito dalla parte meno riuscita dell’intera produzione, appunto la campagna single player, ricca di incongruenze a causa delle scelte degli sviluppatori di seguire il filo narrativo di Warzone (con le sue stagioni). Per questo motivo in Call of Duty: Modern Warfare 3 ci troveremo ad inseguire Vladimir Makarov, riuscito ad evadere da un gulag sperduto nella steppa siberiana, il cui unico obiettivo è, era facile immaginarlo, distruggere il mondo. Sarà nostro compito impedirlo, in un costrutto narrativo raffazzonato e solo accennato nelle 4 ore di longevità che garantisce.
Lo stesso villain Makarov è stato completamente rivoluzionato, dimenticatevi il terrore che il personaggio è stato in grado di infondere nel passato, l’attentato al mondo viene compiuto solo con una serie di attacchi mirati facilmente sgominati dalla nostra task force, tutti scollegati tra loro, senza un filo conduttore che mantenga la tensione che ci saremmo aspettati. Le 14 missioni filano via lisce senza troppi pensieri, ed è un peccato; il problema sta anche nel design stesso delle mappe, completamente riciclato da Warzone in più occasioni, con la sola novità dettata dalle missioni di combattimento aperto. I giocatori vengono proiettati in mappe di grandi dimensioni intrise di obiettivi da raggiungere, dove recuperare accessori, le piastre, gli equipaggiamenti e le casse, dando a tutti gli effetti la sensazione di giocare a Warzone, piuttosto che a Call of Duty classico, offrendo comunque una più ampia libertà d’azione al giocatore finale.
Nella nostra prova su Xbox Series X siamo rimasti piacevolmente ammaliati dalla qualità grafica, sono ormai diversi anni che i vari Call of Duty riescono a mettere a dura prova le nostre console. Anche Call of Duty: Modern Warfare 3 non delude assolutamente le aspettative, con un frame rate prevalentemente granitico, dettagli precisissimi, texture super definite ed una conta poligonale davvero da next-gen. Discorso simile per il comparto audio, perfettamente studiato ed ideato per riuscire a coinvolgere il giocatore in battaglie all’ultimo sangue, con un doppiaggio che non presenta difetti di vario genere.
Gli sviluppatori hanno voluto ascoltare le richieste degli utenti, decidendo così di unire in un unico titolo tutto quanto di buono abbiamo visto negli ultimi anni. E’ stato reintrodotto lo slide cancel con la minimappa sulla quale vedere i nemici, abbiamo assistito alla Tac-Stance, ovvero la mira tattica con la quale è possibile inclinare l’arma per mirare più rapidamente (anche se con meno precisione) e poco altro, ma con la capacità di renderlo sicuramente piacevole e divertente, oltre che sorprendentemente profondo.
Iniziamo ad approfondire il Multiplayer, con grandi novità nelle tantissime modalità messe a disposizione dei giocatori, tra cui spiccano sicuramente il ritorno al passato con Guerra, ma anche Tagliagole con partite giocate da squadre composte da tre giocatori che devono eliminarsi a vicenda nel tentativo di rubare la bandiera nemica prima del countdown. Non mancano chiaramente tutte quelle già viste nei capitoli precedenti, come Invasione, Dominio, Guerra terrestre (fino a 64 giocatori nella stessa mappa), ruba bandiera, deathmatch e deathmatch a squadre, solamente per citarne alcuni. L’integrazione di Call of Duty: Modern Warfare 3 con Modern Warfare II la notiamo prima di tutto nella possibilità di trasferire direttamente l’arsenale dal suddetto capitolo, con l’aggiunta di altre 37 armi differenti, atte a rendere l’esperienza complessivamente ancora più versatile e varia.
Se tutto quanto vi abbiamo raccontato suona di già visto, dovete sapere che la più grande novità è forse rappresentata dalla possibilità di giocare la modalità zombie in cooperativa, infatti si potrà entrare nella mappa open world dell’Urzikstan con 24 giocatori, a loro volta suddivisi in squadre composte da 3 elementi l’una, completando una serie di attività, che comprendono l’uccisione dei nemici e la ricerca di equipaggiamenti, e missioni esclusive, prima di giungere al punto che vi estrarrà dall’incursione.
In conclusione Call of Duty: Modern Warfare 3 è un gioco dalla doppia anima, da un lato troviamo un titolo estremamente preciso, divertente e vario, ricco di modalità di gioco, di armi da utilizzare e dal gameplay migliore che abbiamo mai visto, impreziosito da una modalità zombie altrettanto profonda e variegata. Dall’altro lato della medaglia invece una mera espansione del capitolo precedente, venduta però a prezzo pieno, con una campagna irrisoria che non porta l’utente a giustificare una spesa così elevata, nonché mappe spesso riciclate da Warzone o gli altri capitoli.
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